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Starlink: Battle for Atlas – Recensione

Skylanders non si vede più da tanto tempo, mentre Disney Infinity e LEGO Dimension sono stati definitivamente bloccati. E allora, direte voi, perchè realizzare ancora titoli videoludici legati all'utilizzo di toys fisici? Noi non lo sappiamo, ma sicuramente Ubisoft avrà fatto le sue coraggiose valutazioni per proporre sul mercato Starlink: Battle for Atlas.
Certo, questa nuova IP per avere la speranza di un successo migliore rispetto ai suoi pari-categoria deve avere dalla sua delle novità tanto valide da riuscire ad attirare una buona fetta del pubblico videoludico. Ebbene, qualche piacevole sorpresa noi l'abbiamo trovata e ve ne parliamo in questa recensione!



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Starlink: Battle for Atlas (PS4)



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La nostra recensione di Starlink: Battle for Atlas, nuovo “Toys to Life” di Ubisoft!



I protagonisti della storia di Starlink: Battle for Atlas sono un gruppo di eroi che compongono l'equipaggio della navicella Equinox. Il loro obiettivo è cercare un vecchio componente della Equinox, girovagando per il sistema stellare Atlas, ma purtroppo le cose si mettono male sin dalle prime battute. La presenza di Grax, capo della Legione, una fazione poco raccomandabile, mina la nostra avventura.
Non vi sveliamo più nulla in quanto vogliamo lasciare proprio a voi il piacere di capire cosa si nasconde in questa avventura, ma quello che possiamo garantirvi è la presenza di un'ambientazione studiata a puntino per poter garantire al giocatore il massimo del divertimento. Open world e pienamente esplorabili, in pieno stile Ubisoft, i sette pianeti di cui si compone questo titolo sono un ottimo collante per l'intera avventura, raggiungibili grazie a viaggi nello spezio in cui spesso e volentieri ci ritroviamo a dover ingaggiare una battaglia stellare con altri passanti.
E' infatti proprio la grande varietà di Starlink che si fa notare sin dalle prime battute; dopo una breve ma utile introduzione, si parte subito in quarta con tante attività da poter intraprendere. Si può semplicemente andare ad esplorare terre fino a quel momento a noi sconosciute, scoprendo avamposti e vari punti che potrebbero tornarci utili durante l'avventura e in cui probabilmente torneremo in seguito. Oltre alla storia principale, possiamo ovviamente dedicarci a tante attività secondarie che ci impegneranno per una buona dose di tempo.
Insomma, ci siamo resi conto dopo un po' di prove che con questo titolo Ubisoft è riuscita ad far fare qualche passo avanti a questo genere videoludico, creando un'esperienza strutturata in maniera più profonda e completa grazie a meccaniche di gioco più mature.
Questo entusiasmo, purtroppo, smette di eserci appena affiora quel senso di ripetitività che si posa sul titolo come un macigno. Ovviamente tutto questo può essere risolto col tempo grazie alla realizzazione di validi DLC, una politica che Ubisoft ormai adotta da tantissimo tempo per tutte le sue produzioni ma che, in questo caso, risulta essere di fondamentale importanza.



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Ci siamo addentrati nel gameplay di Starlink abbastanza incuriositi, anche se comunque i videogames legati al mondo dei giocattoli difficilmente propongono soluzioni poco valide. I toys, in questo caso, vengono agganciati letteralmente al nostro DualShock 4 dandoci la sensazione di giocare fisicamente con l'astronave da noi desiderata, proprio come quando eravamo bambini. Grazie a questa “applicazione” possiamo decidere il nostro pilota e la navicella, per poi passare alla possibilità di equipaggiare varie tipologie di armi, con effetti diversi. Questo avviene montando fisicamente sull'astronave pezzi diversi e con diverse combinazioni, ed il passaggio tra manipolazione fisica e la relativa modifica software è davvero rapido e funzionale! Una volta scelto il nostro setting possiamo anche decidere di staccare dal pad l'astronave e continuare l'avventura; questa scelta ovviamente agevola soprattutto chi decide di prendere questo titolo per piattaforme portatili, così da permettere di poter giocare senza la necessità di portarsi dietro tutto il necessario. Noi abbiamo provato ovviamente il gioco su PS4, ma visto che siamo entrati in ambito console portatili volevamo segnalarvi che la controparte per Switch ha un punto a suo favore, cioè la presenza del personaggio aggiuntivo Fox McCloud e del suo Air Wing.



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Parlando di aspetto tecnico, iniziamo prima di tutto ad analizzare ciò che davvero tocchiamo con mano. I pezzi da montare sul nostro pad sono stati rifiniti egregiamente, i materiali sono molto resistenti e anche la colorazione è precisa, tutti aspetti che mostrano come Ubisoft abbia voluto concentrare molte energie su questo titolo.
Passando poi invece alla grafica del gioco, Ubisoft ha realizzato un mondo che si colloca a metà tra i gusti dei grandi e quelli dei più piccoli. Si tratta infatti di un game design che non si sporge né nel realismo e né nello stile cartoon, ma viene proposta una giusta via di mezzo, anche ben realizzata! Effetti di luce, ombre e modelli poligonali delle astronavi sono in un insieme che è piacere da vedere; qualche texture sottotono ogni tanto si fa vedere, ma non va assolutamente ad influire sulla totalità della schermata.
A completare il quadro una colonna sonora davvero ottima, accompagnata da un doppiaggio in lingua italiana.



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7 novembre 2018 alle 11:01

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