Abzû (Switch) - recensione
Abzû nasce dal cuore e dalle menti di un team di sviluppo dalle dimensioni estremamente ridotte (poco più di una decina d'anime) molte delle quali avevano già partecipato alla creazione di Journey, esclusiva Sony conosciuta ed apprezzata per la potenza emotiva e simbolica comunicata tramite immagini, colori e note musicali.
Che Abzû abbia molto in comune con Journey è innegabile e questo si riflette sia nell'approccio narrativo che nella struttura stessa del mondo di gioco. Questa volta, però, il giocatore vestirà i panni di una misteriosa figura subacquea, la cui missione diverrà più chiara avanzando nel corso dell'avventura.
Ciò che stupisce in positivo è la notevole diversificazione estetica tra i livelli, che nonostante siano (quasi) del tutto costituiti da zone sommerse, posseggono ciascuno una propria palette cromatica e fauna e flora diversificate. Esattamente come in Journey, Abzû racconta una storia senza un singolo dialogo a schermo, ma riesce alla perfezione grazie ad animazioni, suoni ambientali e una colonna sonora semplicemente perfetti.
