The Last Remnant Remastered - recensione
Il 2018 è stato uno degli anni più prolifici per le remastered, nuove edizioni di giochi usciti anni addietro, magari con aggiunte di rilievo e migliorati tecnicamente. In questo calderone fatto di nostalgia e guadagni facili rientra The Last Remnant Remastered, annunciato solo pochi mesi fa, a settembre. C'è solo un piccolo problema: probabilmente nessuno lo aveva chiesto, e invece Square Enix ha ripescato un titolo uscito nel 2008 e l'ha proposto di nuovo su PS4.
Dieci anni fa la casa giapponese ha tentato di svecchiare il genere JRPG pur restando all'interno di un set di regole, per alcuni decisamente restrittive, per altri un dogma. Presente il classico universo fantastico, il protagonista-ragazzino deve salvare il mondo grazie a un party di variegati personaggi che lo aiutano nel suo viaggio. Gli elementi di novità invece risiedevano tutti nel sistema di combattimento, a turni, ma più complesso e tattico rispetto ai titoli classici del genere.
Il resto è storia, con i giochi di ruolo di matrice giapponese che hanno di fatto abbandonato la gabbia del sistema a turni per abbracciare approcci più votati all'azione, che piaccia o meno.
