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White Noise 2 – Recensione

Il concetto di gioco horror sta cambiando. Il senso di paura non è lo stesso di una volta. E' tutto nuovamente messo in discussione, complice l'alto numero di spaventi triti e ritriti che fanno fatica a sobbalzare l'ignara vittima dalla poltrona e la poca fantasia di game designer e sviluppatori per riuscire in questo intento. La moda del momento sono i giochi asimmetrici: il gruppo contro il singolo, il bene unito contro il male isolato. Grazie a Dead By Daylight, gratuito con il PlayStation Plus di agosto 2018, abbiamo avuto prova che il genere funziona e piace, ma essendo ancora essenzialmente nuovo, tutte le idee sono ben accette per rimpolpare e rinnovare alcune tematiche non ancora ben definite. E' questo l'obiettivo a cui mira White Noise 2, nuovo titolo dell'indipendente software house spagnola Milkstone Studios, che fornisce un proprio punto di vista sul design e sulle meccaniche di gioco per avvicinarci un passo di più alla perfezione che questo nuovo stile può offrire.



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La verità viene sempre a galla



Quattro investigatori sono alla ricerca di prove per porre fine a un arcano culto paranormale e riportare la verità nel mondo. Non ci è dato sapere alcun altro dettaglio in merito agli antefatti riguardanti la storia di questa indagine. I tetri ambienti dove i nostri eroi dovranno ambientarsi rivelano pericoli da ogni angolo. Il solo modo per rimanere in vita è utilizzare le luci a disposizione di ogni personaggio per squartare il buio attorno a essi e vedere attraverso le tenebre. A contrastare la ricerca degli indizi e impedire che il funesto culto venga distrutto, un mostro dovrà sfruttare tutte le abilità e usare l'astuzia per mettersi sulle tracce degli investigatori e ucciderli in tempo, tutto ciò senza essere colpito dalla luce poiché la sua pelle è estremamente fotosensibile.



Non si tratta più di una normale ricerca di prove dell'occulto, si tratta di una lunga e frenetica corsa tra la vita e la morte. Per rimanere in vita e portare a termine la missione, è necessario che tutti i ricercatori rimangano in gruppo. Se qualcuno di essi si dovesse staccare, potrebbe diventare vulnerabile ed essere attaccato e bloccato dal mostro, che si nutrirà della sua vita e lo ucciderà a poco a poco. L'unico modo per evitare di far morire il compagno paralizzato nelle grinfie del mostro è illuminare il nemico, per far sì che venga allontanato e riposizionato in un punto lontano dai ricercatori. La rovina è dietro l'angolo, così come anche la morte, e sarà difficile portare la verità nei luoghi corrotti dal male.



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Caccia all'uomo



White Noise 2 dispone di due possibili modalità di gioco, offline e online, e l'unica differenza sostanziale tra le due è il numero massimo di giocatori. Lo scopo, in entrambe le modalità, è quella di portare a termine gli obiettivi prefissati a seconda che saremo investigatori, quindi trovare tutti gli indizi e distruggere l'antico e oscuro artefatto, oppure il mostro, cioé uccidere tutti i sopravvissuti che si aggirano per la mappa. Ogni investigatore ha abilità uniche e totalmente differenti dagli altri componenti che potrebbero aiutare notevolmente oppure compromettere l'intera operazione di ricerca. La stessa cosa vale anche per l'essere deforme; ognuna delle mostruosità ha, appunto, delle capacità che lo aiuteranno durante la caccia, come l'abilità di spegnere le luci degli investigatori oppure di teletrasportarsi dietro uno di essi. Sia per gli investigatori che per il mostro, è presente una bussola per aiutare la ricerca; nel caso dei nostri eroi, essa ci guiderà verso il prossimo indizio più vicino, nel caso dell'antagonista, essa punterà il sopravvissuto nelle più strette vicinanze. Durante le prime sessioni di gioco saranno selezionabili solo pochi tra tutti i personaggi disponibili. Tutti quelli bloccati diventeranno giocabili non appena raggiungeremo il rango indicato dal nostro avatar.



Le mappe disponibili sono molteplici e sono tutte selezionabili fin dall'inizio. Hanno diverse caratteristiche: alcune sono più ampie, altre sono disposte su più piani, altre ancora hanno vicoli ciechi. Non manca sicuramente nulla all'appello, anche sotto il punto di vista scenografico. Ci sono, infatti, tutte le tipiche location horror per eccellenza: luna park abbandonati, ospedali dimenticati, rovine dove si celano strani culti, residenze regali oscure, scout camp trascurati.



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L'elemento chiave del gioco è la luce, che aiuterà a tenere lontana l'aberrante creatura. La scelta di quale tipo di luce utilizzare è ampissima a seconda del nostro stile di gioco, passando da una banale torcia elettrica con un debole fascio luminoso orizzontale a una più classica lanterna in grado di illuminare a 360 gradi, fino ad arrivare a proiettori militari con un altissimo potenziale. La maggior parte delle scelte devono però venir sbloccate aumentando il rango ottenuto durante le fasi di gioco, proprio come per i personaggi giocabili.



La novità su cui gli sviluppatori puntano è la possibilità di essere complici e aiutare chi è ancora in vita anche quando si viene uccisi, diventando a tutti gli effetti degli spettri. Invece di avere davanti la schermata delle statistiche di fine partita, si potrà continuare a giocare facendo presente ai sopravvissuti dove si trovano gli indizi rimasti e distruggendo i totem costruiti dal mostro per monitorare le zone e visionare i malcapitati anche a molti metri di distanza.

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5 gennaio 2019 alle 17:50

Condiviso da Garth Brown e altri 3.Piace a 4 persone