Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Overcooked 2 – Recensione

Qualche anno fa una nuova IP plasmata da Ghost Town Games, piccolo studio di sviluppo in quel di Cambridge, sconvolse, nel proprio piccolo, il genere dei party game. La premessa è ed era semplice: chiedere al giocatore di cucinare differenti ricette, complicandogli la vita con mille ostacoli, uno più folle dell'altro, preferibilmente in cooperativa (per aumentare esponenzialmente il divertimento), il tutto con il supporto di un gameplay alla portata di tutti, ma mai banale. Ecco perché abbiamo accolto Overcooked 2 a braccia aperte.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2019/01/overcooked-2-600x338.jpg



Riecco er Cipolla



Capitolo nuovo, ma vecchie conoscenze. Anche in questo secondo Overcooked infatti troveremo un manipolo di chef umani o animali, con qualche gradita new entry, in tutto ventiquattro esclusi quelli aggiunti tramite DLC. Ma soprattutto coloro che, in qualche modo, ci commissioneranno la missione di salvare il regno: re Cipolla e l'inseparabile cagnolino Kevin (soprattutto Kevin, per la verità, che sotto sotto è colui che tira le fila del discorso, ne siamo sicuri).



Cipolla, in particolare, ha ottenuto un misterioso oggetto chiamato Necrognammicon (il Necronomicon di Lovecraft vi dice niente?) e risvegliato un'orda interminabile di fette biscottate non-morte, ribattezzate, con una freddura tanto discutibile quanto irresistibile, “panigoldi”. Nostro compito sarà sfamarli affinché non portino in rovina il regno intero. Fatto sta che, dopo un accenno di trama che in realtà funge solo da pretesto per cucinare e soprattutto combinare diversi danni, partiamo con il nostro furgoncino che, in base alle esigenze, fungerà anche da nave e da aereo. Non si bada a spese, in quel di Overcooked. Ma, digressioni giurassiche a parte, eccoci qui pronti ad affrontare un livello (pardon, una cucina) dietro l'altro. Nella mappa di gioco, classica e classicamente divisa in una sequenza numerata di mondi e livelli, appunto, troveremo una serie di sfide in cui il requisito per passare alla successiva è conquistare almeno una delle tre stelle disponibili, assegnateci in base al punteggio.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2019/01/overcooked-2-1-600x338.jpg



Il nostro compito sarà essenzialmente quello di cucinare, e più saremo veloci e puntuali con la consegna dei piatti, più punti otterremo. Al contrario, se invece saremo lenti al punto tale da fare “scadere” l'ordine, i punti ci saranno addirittura sottratti. In Overcooked 2, come nel primo, del resto, servono organizzazione ferrea, lucidità, capacità di fare squadra e freddezza anche nei momenti più disperati, al di là dell'aspetto “carino” del titolo.



Sì, perché non si tratta solo di cucinare le nove ricette disponibili (e relative varianti). E tagliare gli ingredienti, e bollirli, e frullarli, e assemblarli, e lavare i piatti. Quello è, paradossalmente, “solo” il contorno. E perdonatemi la ridondante metafora culinaria. Ben presto vi renderete conto di come spostare piattaforme, prestare la massima attenzione ai mobili che si spostano, ai portali magici, ai teletrasporti, alle auto che vi investono o alle fiamme che vi bloccano il percorso – salvifico estintore disponibile in tutti i livelli – sia importante tanto quanto cucinare la pasta, la pizza, un'insalatona, una torta o ancora del sushi. Ogni cucina di Overcooked 2 è una piccola perla di game design, capace di sorprendere ogni (prima) volta.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

8 gennaio 2019 alle 15:10

Condiviso da popcornking e un altro.Piace a 2 persone