Resident Evil 2 Remake porta il RE engine di Capcom su un altro livello - analisi tecnica
Di recente Capcom ha pubblicato una versione multipiattaforma di Resident Evil 2 Remake: la cosiddetta demo “1-shot” che concede agli utenti soltanto 30 minuti per giocare una piccola parte del gioco intero. In base a ciò che abbiamo visto, si preannuncia come un bellissimo gioco che vede le console, per la prima volta, spingere le funzionalità superiori del RE engine, e gli sviluppatori prendere alcune interessanti decisioni tecniche sia per le console base che per quelle migliorate. Allo stesso tempo, la versione PC offre una vasta gamma di impostazioni anche se, in base all'esperienza offerta la demo, il gioco per essere godibile ai massimi livelli richiede un hardware sostanzioso.
In che modo, quindi, il remake spinge il RE engine più forte di prima? Tutte le versioni della demo mostrano un cinematografico motion blur per-object, tutte le superfici sufficientemente lisce ricevono dei riflessi screen-space, mentre il gioco fa ampio uso dell'illuminazione volumetrica e della profondità di campo che sfrutta l'effetto bokeh. Analizzeremo più approfonditamente la versione finale del gioco per confermarlo, ma i generosi effetti volumetrici assomigliano molto al sistema di voxel visto in molto giochi di questa generazione, che permette a qualsiasi fonte luminosa d'illuminare la nebbia.
Con tutti questi effetti combinati assieme, ci troviamo di fronte ad un gioco molto d'atmosfera e dall'aspetto rifinito, e questo solo per quanto riguarda l'ambiente. Anche la modellazione dei personaggi è eccellente, con animazioni realistiche sia nelle cutscene che in gioco che restituiscono la sensazione di peso e fisicità dei corpi: dal modo in cui gli zombie reagiscono alla velocità dei nostri spari, fino alla delicata animazione dei capelli di Leon mentre lo vediamo arrancare nei corridoi bui. Sono poi presenti degli altri trucchi tecnici progettati apposta per mostrare gli asset a qualità elevata: quando avviciniamo molto la telecamera a Leon, il gioco genera una luce che getta un'ombra sopra la sua testa, seguendo la telecamera. Può anche non essere fisicamente corretto, ma ha lo scopo di mettere in evidenza i dettagli realistici del modello. Un altro bel trucchetto inoltre riguarda il fumo e gli specchi che sono renderizzati in tempo reale.

WallyPax84
Sono notevoli i miglioramenti rispetto a Re7