L'audio director di Resident Evil 2 ci spiega il processo di creazione dei suoni per il remake
Resident Evil 2 è stato subito apprezzato fin dal suo lancio, essendo stato definito non solo una degna rivisitazione di un titolo classico, ma anche uno dei migliori giochi della serie in generale. Ci sono molte ragioni per tutti questi apprezzamenti, e anche l'audio ha giocato la sua parte per creare l'atmosfera inquietante del titolo.
Come riporta Gamingbolt, parlando in un'intervista con Digital Trends, l'audio director di Resident Evil 2, Kentaro Nakashima, ha iniziato a parlare dell'elaborazione della creazione dell'audio per il remake, di come differisce dall'originale e di come Capcom abbia fatto in modo di valorizzare l'horror con le nuove e moderne tecnologie che hanno a loro disposizione ora, cosa impossibile da fare con il Resident Evil 2 del 1998.
"È stata una sfida che ho accettato volentieri", ha detto Nakashima. "Per il remake di Resident Evil 2, ci siamo avvicinati alla direzione del suono da una serie di angolazioni diverse in un modo che avrebbe "tradito" il suono dell'originale, ma in un buon modo. Il suono è molto importante quando si tratta di paura, e con la tecnologia moderna siamo stati in grado di produrre suoni che non erano possibili al momento dell'originale. Questa sfida ha fortemente motivato l'intero team del suono e ha influenzato ogni aspetto del design, aiutandoci a produrre suoni horror che credo non abbiano mai sentito prima."
