Control - prova
Prendete un pizzico del gameplay di Quantum Break, aggiungete una generosa spolverata di Stranger Things, la celebre serie Netflix dei fratelli Duffer, e chiudete il tutto con un paio di manciate della grande capacità di scrittura da sempre alla base dei videogiochi Remedy.
Fatto? Bene, avete appena gettato le solide fondamenta di Control, il nuovo action in terza persona dai creatori di Max Payne e Alan Wake, un'avventura in single player che, nonostante i tempi di sviluppo piuttosto ridotti, si è presentata sul nostro banco di prova circondata da un'aura a dir poco accattivante.
Già, perché come tutte le opere di Remedy, Control vede il gameplay inerpicarsi attorno ad una colonna portante di narrativa che assume fin dai primi istanti di gioco un ruolo da protagonista assoluta. Ciò che ci ha maggiormente stupiti è proprio il fascino magnetico emanato dalla caratterizzazione dell'universo di scrittura, una "lore" che emerge tanto dall'estetica delle ambientazioni quanto dai piccoli dettagli celati in ogni anfratto del Federal Bureau of Control di New York.

Divodark
Dal provato sembra davvero ben fatto, nonostante qualche difetto qua e la (alcuni che si porta dietro storicamente Remedy). La base sembra comunque solida, può rivelarsi un gran bel gioco.