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Come Resident Evil 2 mette in mostra l'orrore dei nostri corpi - articolo

"L'idea che tu porti in giro i semi della tua stessa distruzione, sempre, e che questi possano esplodere in qualsiasi momento, spaventa ancora di più. Perché non c'è difesa contro di essi, non c'è via di fuga” - David Cronenberg.



Quanti colpi e morsi può sostenere il nostro avatar prima che il suo corpo venga divorato per dissolversi nella schermata di morte? Resident Evil ha sempre fatto leva sul mantenimento materiale: le porte chiuse e i passaggi bloccati si potevano superare soltanto spostando le chiavi dalla stanza all'inventario alla cassa degli oggetti e viceversa. Si tratta però anche di un gioco di conservazione corporale, così come della sua distruzione, che a volte si rende necessaria. Perché perdere tempo a far saltare la capoccia di uno zombie con un'arma quando si può semplicemente passargli accanto? A volte può essere persino vantaggioso prendersi un colpo. Un attacco potrebbe far passare da verde a rosso il nostro oscuro segnale dell'elettrocardiogramma, ma c'è sempre tempo per premere, presi dal panico, il pulsante del menu e recuperare la salute con una deliziosa erba.



Oltre al nostro personaggio, estremamente esposto ai pericoli, c'è poi tutto l'assortimento di mostri di Resident Evil 2. I corridoi angusti del Dipartimento di Polizia di Raccoon sono intasati da qualunque tipo di essere e ostacolo fatto di carne. È difficile dimenticarsi della morte in mezzo a tutte quelle facce masticate e crani che implodono presenti nel gioco. I corpi si mostrano fragili e sfigurati. Oltre alla morte, c'è anche il deterioramento. Questi corpi mostruosi si decompongono, cadono a pezzi, cambiano e si trasformano, il tutto mentre un'infezione virale invisibile li annienta.



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11 maggio 2019 alle 17:00

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