Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Killing Floor: Double Feature - recensione

L'enorme e francamente imprevedibile successo del tie-in di World War Z e l'attesa che circonda il promettente Dying Light 2, fanno capire che in giro c'è ancora parecchia voglia di spappolare crani di non morti e di amputare arti di mostruosità varie.



Forse proprio per cavalcare questa rinnovata onda di popolarità del genere, ma anche per festeggiare i 10 anni di vita del franchise, Tripwire Interactive torna sugli scaffali dei negozi (reali e virtuali) con Killing Floor: Double Feature, una micro-raccolta che include il secondo capitolo della saga e lo spin-off Incursion, accontentando in un colpo solo gli utenti PS4 e quelli VR.



Uscito sul finire del 2006, Killing Floor 2 (di cui potete leggere la nostra recensione) arrivò su PlayStation 4 dopo aver surriscaldato i pollici degli utenti PC. A fare da debole pretesto per l'ennesimo massacro di carne in putrefazione troviamo la solita multinazionale senza scrupoli, che sulla falsariga della ben più famosa Umbrella Corporation decide di giocherellare con la genetica per creare i soliti super-soldati.



Leggi altro...

Continua la lettura su www.eurogamer.it

4 giugno 2019 alle 17:10