Dragon Quest 11 su Switch: una brillante e ingegnosa conversione - analisi comparativa
Siamo stati davvero entusiasti di analizzare il porting per Switch di Dragon Quest 11, un titolo che il nostro pubblico ci ha caldamente invitato a considerare sulla scia della sua release di settembre. Si tratta di una conversione eseguita con successo di un gioco realizzato tramite Unreal Engine 4 che ha persino messo a dura prova la GPU di PlayStation 4, e nonostante ciò la conversione Switch è venuta molto simile, per certi versi addirittura migliore.
Questo è stato possibile grazie a un cambiamento dei contenuti, ad aggiornamenti e miglioramenti assieme ad un approccio intelligente nel ridurre le feature grafiche per l'adattamento alla console ibrida Nintendo. E sono la cura e l'attenzione profusa dallo sviluppatore Kudos nel processo di conversione che fanno la differenza. È innegabile che, mettendo fianco a fianco le due versioni i compromessi grafici eseguiti nel porting siano evidenti, ma il modo in cui Square-Enix ha impacchettato questo enorme e sfavillante gioco in una release portatile è davvero interessante.
Quando DQ11 fu inizialmente lanciato su PS4, eravamo piuttosto impressionati, ma abbiamo anche riscontrato che quel titolo richiedeva un sacco di potenza. Infatti questo ha costretto gli sviluppatori a far girare la versione PS4 base a 900p, risoluzione che aumentava a 3072x1728 su PS4 Pro tramite rendering checkerboarding. Su Switch, invece, il team ha optato per uno scaling dinamico della risoluzione, quindi numero di pixel variabile. In configurazione docked abbiamo riscontrato valori oscillanti tra 720p e 792p fino a un massimo di 810p, ma potrebbe andare anche oltre in casi estremi. I valori comuni sono comunque questi. In configurazione portatile, la risoluzione media è del 20-25% minore, con risultati attorno a 540p, a volte minori e a volte peggiori rispetto a questo valore.
