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Giochi del decennio: Overwatch dimostra quanto un lore entusiasmante possa arricchire uno shooter competitivo - art

Con l'arrivo del 2020 abbiamo deciso di celebrare i 30 giochi che hanno lasciato il segno negli ultimi dieci anni. Potete trovare tutti gli articoli pubblicati nell'archivio dei Giochi del decennio, e leggere dell'idea da cui è nato il progetto nel nostro editoriale.



Overwatch è stato il vostro primo FPS competitivo su PC? Potrebbe essere stato un grave errore. Il gioco è troppo veloce per chiunque non abbia mai usato mouse e tastiera, ma è così bello che nonostante tutto si tende a vincere i propri limiti per godere appieno dell'esperienza e dell'assuefazione che genera. Dopo aver giocato ore ed ore su PS4, la mente ti dice esattamente cosa fare ma le mani non riescono a muoversi di pari passo per realizzare l'azione desiderata. Questo genera un pesante senso di frustrazione, forse tra i peggiori che si possano provare. Ma al di là di tutto il gioco è bello e capita di ostinarsi nonostante questi limiti. Con mouse e tastiera, ovviamente le cose cambiano.



In molti altri shooter a squadre, fondamentalmente si gioca scegliendo una classe, con leggere variazioni per quanto riguarda abilità e armi. Overwatch ribalta completamente questo concetto: ogni personaggio si muove in modo diverso, spara in modo diverso e ha stili di gioco completamente unici. Il gioco ha certamente problemi di bilanciamento, così come ogni altro FPS, ma con tutte le variazioni e le modifiche apportate nel corso del tempo, Overwatch è fantastico. Non ci sono due singoli eroi che offrano la stessa esperienza, e questo permette ai giocatori di specializzarsi nei personaggi con cui si trovano maggiormente e di divertirsi tantissimo.



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5 dicembre 2019 alle 10:40