Beat Cop – Recensione
Una delle tipologie di serie televisive più famose degli anni Ottanta è sicuramente quella dei polizieschi, con capolavori come Miami Vice, Chips e chi più ne ha più ne metta, tutte capaci di dare un taglio spettacolare al lavoro in divisa. Beat Cop ricalca questo stile per offrire ai giocatori un titolo particolare e a tratti decisamente irriverente.

Agente Kelly a rapporto
Jack Kelly è appena stato trasferito nel nuovo corpo di polizia di Brooklyn, New York, sotto il controllo del rigido sergente Holloway che lo assegna al problematico Distretto 69, dove riceverà una formazione di base per eseguire tutti i compiti di un bravo poliziotto. Sfortunatamente, però, proprio quando il primo giorno sta per concludersi, l'agente preposto alla nostra formazione, prossimo alla pensione, viene freddato da misteriosi sicari in auto e inizierà, così, quella che sarà un'avventura non lineare dotata di finali multipli all'interno della quale dovremo decidere che tipo di poliziotto essere, mentre cercheremo di svelare una serie di misteri.
Per quanto non eccessivamente complicata, la trama di Beat Cop svolge in maniera egregia la funzione di accompagnare il giocatore all'interno di una serie di giornate lavorative nella quale andranno progressivamente ad aumentare la quantità e la complessità delle richieste e in cui dovremo sostanzialmente eseguire la ronda della città, completando una serie di incarichi. Pur non trattandosi di una struttura di gioco esageratamente complicata, Beat Cop sorprende fin dalle prime fasi per un'innata capacità di tenere il giocatore incollato allo schermo.

Ti dichiaro in arresto
Il gameplay di Beat Cop riflette la trama di gioco. Nei panni di Kelly dovremo pattugliare il quartiere svolgendo i compiti base della polizia, come ad esempio multare e far rimuovere le auto in sosta vietata oppure fermare i taccheggiatori. Le varie tipologie di crimine verranno introdotte gradualmente, partendo dalle semplici multe a veicoli con un parchimetro scaduto oppure parcheggiate in zone non consentite per passare poi al controllo di gomme e fari, fino ad arrivare alle perquisizioni dei bagagliai di auto con targhe sospette. Lo stesso discorso vale per quello che riguarda le altre tipologie di reati. Dopo un paio di giorni ci verrà spiegato come bloccare ladri fuggiaschi, mentre superata la settimana dovremo cercare di gestire richieste giunte improvvisamente via radio, magari da portare a termine entro un tempo limite, proprio come accade nella vita reale.
Durante la nostra ronda giornaliera capiterà però di imbattersi anche in eventi decisamente particolari, come la visita di un poliziotto dall'estero a cui dovremo fare da balia oppure un problema da risolvere al ristorante. Tutto risulta però essere amalgamato alla perfezione con lo stile di gioco. La semplicità generale dei compiti, i comandi che potranno essere padroneggiati da chiunque e soprattutto la breve durata di ogni giornata permetteranno di godersi l'avventura a piccole dosi, senza mai essere sopraffatti dagli eventi.
