Halo: Reach - recensione
Se vi fosse capitato di intrattenervi di recente sulla home di Eurogamer.it, avrete sicuramente notato l'iniziativa "Games of the Decade", che vuole celebrare i più importanti videogiochi del decennio che si sta per concludere con una serie di articoli dedicati a ciascuno di loro.
In un periodo di bilanci e classifiche, è a dir poco curioso accorgersi del fatto che molti di noi avranno aperto e chiuso questa parentesi lunga dieci anni giocando allo stesso videogioco, Halo: Reach, uscito per la prima volta su Xbox 360 proprio nel 2010 e arrivato su PC il 3 dicembre scorso in una versione rimasterizzata che è subito schizzata ai vertici delle classifiche di Steam.
La popolarità che questa remastered si è guadagnata in pochissimo tempo non era scontata ma neanche così imprevedibile, considerando come Halo: Reach sia uno dei capitoli più amati dell'intera saga e che una sua versione rimasterizzata ancora mancasse all'appello tra quelle già presenti in Halo: The Master Chief Collection. La raccolta è finalmente disponibile anche su PC, anche se attraverso una formula ben diversa da quella che caratterizzò il lancio per Xbox One: la Collection include al momento il solo Reach, e si espanderà progressivamente da qui al 2020 con uscite periodiche che culmineranno con l'arrivo di Halo 4.