Thronebreaker - recensione
La fine del decennio e l'inizio del nuovo ha segnato per la saga di The Witcher l'approssimarsi della sua fortuna. Se negli scorsi mesi abbiamo canticchiato assiduamente 'Toss a coin to your Witcher', adesso ci ritroviamo tra le mani un titolo che ci catapulta ancora una volta nel mondo fantasy che tanto abbiamo amato.
Stavolta non ci occupiamo però di un gioco del tutto nuovo. Thronebreaker infatti ha già fatto la sua comparsa due anni fa su PC, Xbox One e PlayStation 4. È solamente qualche settimana fa che invece l'abbiamo visto arrivare anche su Nintendo Switch, console che (vi anticipiamo) al momento sembra essere più azzeccata per questo genere.
Il titolo di CD Projekt RED si presentava inizialmente come una semplice campagna single player di Gwent: The Witcher Card Game. Tuttavia lo sviluppo del gioco lo ha portato a essere un vero e proprio titolo stand alone (sfiorando quasi le 40 ore complessive). Così, ben due anni fa, Thronebreaker è arrivato sulle console e su PC, accompagnando l'uscita dalla fase beta di Gwent: The Witcher Card Game. Abbiamo avuto la possibilità di provare la sua versione per Switch, rimanendone piacevolmente colpiti ma notando anche alcune lacune evidenti. Ma procediamo con ordine.
