One Piece: Pirate Warriors 4 – Recensione
Ebbene sì, dopo più di venti anni, 96 Tankōbon e 927 episodi rilasciati, siamo ancora qui a parlare di One Piece. La serie targata Eiichirō Oda non si è accontentata solo di diventare la più longeva di sempre, ma ha saputo trasformarsi con il passare degli anni, tanto da diventare un vero e proprio fenomeno di culto anche per chi con i manga, e ovviamente gli anime, si limita alla classica conoscenza per il sentito dire. In diverse occasioni le avventure di Monkey D. Rufy, “Cappello di Paglia”, hanno provato a fare breccia anche nel cuore dei videogiocatori ma, tra generi non proprio amati e prodotti al limite della decenza, non hanno mai saputo conquistare estimatori al di fuori dei fan della serie manga.
Con One Piece World Seeker, i ragazzi di Bandai Namco sembravano aver trovato finalmente il bandolo della matassa ma, anche in questo caso, l'eccessivo hype attorno al progetto ha finito per creare aspettative troppo alte che sono state poi disintegrate in fase di release. Per riportare in auge One Piece in ambito videoludico c'era bisogno di tornare alle origini ed è proprio quello che hanno pensato, e voluto, i ragazzi di Koei Tecmo e Omega Force. Dopo circa cinque anni dal precedente capitolo, eccoci quindi stringere tra le nostre mani One Piece: Pirate Warriors 4, ultima incarnazione della serie di musou ispirata all'universo del maestro Oda. Siete pronti a spiegare le vele e partire “di nuovo” alla volta dell'ambito tesoro di Gold Roger?
Vecchi amici, nuove avventure
Fin dai primi istanti sarà chiaro che One Piece: Pirate Warriors 4 non è un classico musou. L'ultima fatica targata Omega Force non vuole infatti limitarsi a offrire un'esperienza basata esclusivamente su un gameplay frenetico e spettacolare, ma vuole celebrare una componente narrativa che è la vera fautrice del successo della serie. Dopo una breve introduzione, il gioco non perderà troppo tempo a farci indossare i panni di Rufy e a buttarci nel bel mezzo della lotta tra Big Mom e Kaido nell'isola di Wano. Grazie a questo inizio in medias res non ci limiteremo a imparare i rudimenti per combattere le orde di nemici, ma capiremo anche che, come per il predecessore, molte situazioni verranno riproposte in maniera originale e quindi differenti rispetto all'omonima opera cartacea. Nonostante ciò possa far storcere il naso ai puristi, il comparto narrativo riesce perfettamente a tenere incollato allo schermo il videogiocatore e a invogliarlo a portare a termine quanto prima l'interessante campagna principale.

Se avete avuto modo di mettere le mani sul precedente capitolo, allora saprete esattamente il lungo viaggio che vi aspetta. Pirate Warriors 3 permetteva di rivivere tutte le avventure di Monkey D. Rufy fino a una versione originale dell'arco narrativo di Dressrosa. Questo quarto capitolo adotta invece un approccio diverso. A discapito di alcune saghe, avremo la possibilità di vivere in maniera più dettagliata quelli che vengono considerati gli archi narrativi più simbolici e importanti. Oltre a poter combattere Crocodile fuori dalle mura di Alabasta, a rivivere i tragici momenti di Marineford e a risolvere i problemi di Sanji a Whole Cake Island, potremo anche riassaporare gli eventi di Water Seven/Enies Lobby, Sabaody e Dressrosa. In maniera istintiva dobbiamo ammettere che anche noi ci siamo sentiti infastiditi da questi drastici tagli, ma proseguendo la storyline principale abbiamo iniziato a capire i reali motivi dietro a tale scelta. Rispetto al suo predecessore, Pirate Warriors 4 cerca di raccontare nella maniera più completa possibile gli eventi di una particolare isola proponendo al giocatore un numero nettamente superiore di missioni da affrontare.

Per farvi comprendere meglio la situazione, dobbiamo necessariamente tirare fuori qualche numero. La narrativa messa in piedi per questo capitolo dai ragazzi di Omega Force viene infatti spalmata lungo trenta missioni; un numero ben superiore alle ventuno del terzo episodio. Capite quindi che è naturale aspettarsi un racconto più ricco di dettagli e di situazioni proposte. Se a ciò aggiungiamo anche una serie di filmati animati spettacolari ed emotivamente significativi, possiamo pure allargarci nel dire che questo nuovo titolo potrebbe rappresentare una più che valida alternativa per i neofiti per iniziare a conoscere meglio il magico mondo di One Piece. Il carisma e la personalità dei personaggi più famosi non faticheranno a bucare lo schermo durante la decina di ore necessarie per il completamento della campagna principale, un quantitativo piuttosto in linea con altre produzioni simili. Grazie però all'altissima rigiocabilità e alla corposa modalità Diario del Tesoro, capace da sola di offrire più di cento missioni esclusive a difficoltà crescente, confidiamo nel fatto che One Piece: Pirate Warriors 4 saprà intrattenervi per moltissimo tempo.

willo_officials
Bomba vera
Vitolone
Concordo!