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Final Fantasy 7 e l'Active Time Battle: 29 anni dopo si è rotto l'incantesimo?

Se agli inizi Final Fantasy era una serie schiava della tradizione, negli ultimi vent'anni le cose sono cambiate. Final Fantasy 9 è stato l'ultimo capitolo principale a usare l'Active Time Battle, tra i capisaldi della serie in almeno sei giochi e due generazioni di console. Da allora, nessun Final Fantasy (di quelli propriamente numerati) ha riproposto il sistema di combattimento dei predecessori.



Ogni episodio è stato un esperimento, sia per inseguire le preferenze del pubblico che come espressione di dinamiche aziendali interne, tra promozioni e dimissioni di figure chiave. Tutti i capitoli, insomma, hanno fatto il possibile per distinguersi, ma alla fin della fiera si ritorna sempre in qualche maniera all'ATB.



Ultimo esempio di questa tendenza è, ovviamente, Final Fantasy 7 Remake. Un gustosissimo (ma non perfetto) tentativo di mescolare i ritmi del sistema di combattimento dell'originale con le coreografie da film d'azione che tanto piacciono a Motomu Toriyama, il co-director di FF7R. Se gli scontri di Final Fantasy su PlayStation 1 sembrano uno spettacolo teatrale, con personaggi ordinatamente in fila di fronte a uno sfondo disegnato, quelli di Final Fantasy 7 Remake sono un casotto iperattivo di arti volanti, lame, proiettili ed esplosioni che rendono completamente bianco lo schermo.



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21 maggio 2020 alle 10:40