La città open world di Mirror's Edge Catalyst non ha eguali - articolo
Anni fa, la sede di EA nel Regno Unito era un edificio a Chertsey, opera dello studio di architettura Foster and Partners, e aveva un sacco di caratteristiche interessanti. Tanto per cominciare c'era un grande fossato pieno di anatre, o forse erano cigni, e la parte frontale della struttura era mobile. Guardandolo all'alto, poi, si scopriva che l'edificio sembrava una grande lettera E. Electronic!
Dentro sembrava di stare nel covo di un cattivo da film, ovviamente, visto che è stata costruita negli stessi anni dell'apocalittica spirale in cemento della stazione di Westminster, a Londra. Le finestre irregolari rendevano impossibile prevedere da quale direzione sarebbero scese le tapparelle elettriche che bloccavano la luce dal riflettersi su scheletriche rampe di scale e superfici scure. Insomma, un'ambientazione tanto suggestiva da essere finita in Inception, e nella serie TV Jekyll, ovviamente per evocare un certo disagio, qualcosa di quasi irreale. EA non ci lavora più, ma quel mausoleo travestito da edificio c'è ancora.
Ho passato gli ultimi giorni esplorando un altro incontro tra Electronic Arts e architettura e, anche se questa volta Foster and Partners non c'entrano, ho ritrovato forme astratte e atmosfere da base della Spectre. Forse si tratta di nuovo di un'architettura un po' strana, magari che non riesce nemmeno a soddisfare al cento percento la sua funzione, ma mi sono innamorato di Mirror's Edge Catalyst, finalmente approdato su Steam con il suo carico di corse, salti, tuffi e scivolate.
