Il boss di Sucker Punch racconta Ghost of Tsushima - intervista
Prima di sederci a chiacchierare con Bryan Fleming stavamo riflettendo sulla ciclicità del percorso che Sucker Punch si appresta ad ultimare. Dopo aver inaugurato la generazione, essendo stati fra i primi a testare l'hardware PS4 attraverso Infamous Second Son, i ragazzi dello studio avranno l'opportunità di calare definitivamente il sipario su quella che sarà senza dubbio ricordata come la seconda età dell'oro di Sony.
L'arduo compito spetta a Ghost of Tsushima, l'avventura che ci farà vestire i panni del samurai Jin Sakai, un viaggio sulle ali del vento che ci condurrà nel cuore di un'epoca scomparsa, omaggiando in tutto e per tutto le splendide atmosfere del maestro Kurosawa. Ma cosa dobbiamo aspettarci fra fiori di ciliegio e fendenti di katana? Quali ispirazioni si celano dietro il codice Bushido? E cosa ci attende, invece, oltre il confine della next-gen? In attesa della recensione, abbiamo posto queste e molte altre domande proprio a Bryan, la persona che oltre vent'anni fa trasformò in realtà le prime ambizioni di Sucker Punch.
Eurogamer: Prima Sly, un platform, poi Infamous, un light action, e ora Ghost of Tsushima, un action più impegnato. Sembra il percorso di Naughty Dog: state cercando di seguire le loro orme?
