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Skully - recensione

Quando il publisher Modus Games ci ha mostrato per la prima volta Skully, lo ha presentato come un intrigante incrocio tra Knack e Metroid Prime. Una premessa intrigante, che ci ha entusiasmati e messi nello stato d'animo ideale per affrontare questo platform sviluppato dal team canadese Finish Line Games.



Il protagonista di Skully è, come il titolo suggerisce, un teschio che grazie all'intervento di una bizzarra divinità acquista vita propria e viene incaricato di salvare l'isola su cui si era arenato pochi momenti prima. Essendo un oggetto tondeggiante il silenzioso eroe improvvisato può ovviamente solo rotolare ed ecco qui servito il confronto con la Morph Ball che esaurisce la somiglianza con Metroid... o con Super Monkey Ball, se preferite.



Il controllo di Skully non è facilissimo, almeno all'inizio. La sua fisicità decisamente leggera rendono il rotolamento fin troppo rapido e i cambi di direzione sono alquanto repentini. Anche il salto non tiene più di tanto conto della fisica o della gravità, il che da un lato vi permetterà di inerpicarvi facilmente anche in zone piuttosto impervie ma dall'altro vi farà andare incontro a numerosi e inaspettati "passi falsi".



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15 agosto 2020 alle 17:10