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Dog Duty – Recensione

Tutti sanno bene che esiste una tipologia di videogiochi intramontabile: quelli a 8 o 16 bit. Dog Duty, sviluppato da Zanardi and Liza e pubblicato da SOEDESCO, è l'ultimo erede in ordine cronologico di questa lunga tradizione. Un tempo era dettata dai limiti grafici delle console, ma oggi viene portata avanti come peculiarità riguardo al gusto estetico e allo stile generale. Buona lettura, con la recensione di Dog Duty.



Meno parole, più bang bang



Dog Duty non è un videogioco che ama perdersi in chiacchiere o resoconti più o meno dettagliati. La trama e la narrazione tendono a essere piuttosto lineari e, pertanto, in un brevissimo filmato introduttivo troveremo tutto ciò che ci serve sapere per iniziare a giocare. Il comandante Octopus è il cattivo della situazione e, a capo di un intero esercito, punta alla conquista del mondo; ovviamente il nostro team di scalmanati e balordi guerriglieri è l'ultima speranza di salvezza (per nessun reale motivo, ma poco importa).



Quando l'elicottero che li trasporta viene distrutto dalla contraerea e i mercenari vengono imprigionati, sarà compito dell'unico di loro rimasto latitante liberare tutti gli altri e portare il team alla ribalta contro il comandante Octopus. La trama di Dog Duty è tutta questa e procede tramite dialoghi non doppiati, scritti e tradotti in italiano, che puntano sull'humour tipico dei tempi moderni in cui è sempre presente una nota di sarcasmo.



Ci vuole tattica e pazienza



Dog Duty si pone come un Real Time Tactical Shooter con visuale a volo d'uccello, quindi dall'alto, e comandi non propriamente pensati per funzionare bene sul sistema PlayStation 4. Inizieremo con il controllo di un singolo personaggio, il quale dovrà liberare gli altri due rinchiusi nel suo stesso campo di prigionia; il tutorial che segue la suddetta evasione non brilla certo per chiarezza delle meccaniche, che anzi vengono letteralmente sparate in faccia al videogiocatore una dietro l'altra senza soluzione di continuità.



Per i videogiocatori con più esperienza sulle spalle non sarà troppo difficile sviscerare le basi, che comunque potrebbero rimanere fumose per i neofiti. Inoltre c'è da sottolineare come la trasposizione su PlayStation 4, e più in generale su console, di videogiochi strategici sia quasi sempre infelice a livello di precisione dei comandi. Dog Duty non fa eccezione a questa regola e spesso il videogiocatore non riesce a impartire i giusti comandi a causa della scarsa precisione ottenibile tramite l'uso del pad analogico.



Continua la lettura su www.playstationbit.com

6 ottobre 2020 alle 17:10

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