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Yakuza: Like a Dragon - prova

Nell'approcciarsi a Yakuza: Like a Dragon, la mente va ovviamente alla serie di Sega che sin dall'esordio nel 2005 ha saputo ricavarsi una nicchia tra gli appassionati di videogiochi con la sua formula unica capace di unire giochi di ruolo, open world e storie legate al mondo della malavita in stile Gomorra.



Capitolo dopo capitolo Kazuma Kiryu, il protagonista, è cresciuto di spessore fino a diventare una delle icone più amate dal pubblico videogiocante non solo in Oriente, ma anche in Occidente. Come ben sappiamo, però, nulla è eterno ed immutabile (tranne forse le serie FIFA e Call of Duty, si obietterebbe di questi tempi), ed ecco dunque che il colosso giapponese ha sentito il bisogno di ammodernare il proprio franchise.



Il primo scatto in avanti lo abbiamo registrato nel 2018 con Judgement, spin-off sempre sviluppato dallo studio Ryū ga Gotoku e pubblicato unicamente per PlayStation 4. Qui il protagonista, Takayuki Yagami, era un ex avvocato costretto a divenire investigatore privato dopo aver fatto scarcerare un presunto assassino, poi però macchiatosi di un nuovo delitto. Si è trattato di un esperimento molto interessante, capace di aggiungere alle meccaniche rodate della serie alcune novità come gli inseguimenti e i pedinamenti, e che ha avuto il merito di far prendere a Sega una posizione inequivocabile.



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12 ottobre 2020 alle 17:31