Genshin Impact - recensione
L'ultima fatica dello sviluppatore cinese miHoYo, autore di Honkai Impact 3rd, ha già fatto parlare di sé a pochi giorni dalla sua uscita. Genshin Impact, criticato duramente per aver percorso le orme di Breath of the Wild, potrebbe in realtà ribaltare le carte in tavola del genere free-to-play.
Il nuovo videogioco action RPG somiglia sicuramente all'amato capitolo di The Legend of Zelda, ma si tratta di una pura questione estetica. Certo, alcuni dettagli semplici potrebbero ricordarvi facilmente anche Ni no Kuni II, ma Genshin Impact ha una sua identità che ci ha conquistato quasi dalla schermata iniziale.
Il sipario si apre su due fratelli, Aether e Lumine, continuamente in viaggio da una dimensione all'altra; il loro cammino, tuttavia, è improvvisamente interrotto da una divinità malvagia a loro sconosciuta. È proprio in questo momento che dovrete scegliere il personaggio da giocare: avendo scelto Lumine, suo fratello è stato portato via dalla divinità corrotta facendone sparire ogni traccia, mentre lei è stata rispettivamente sconfitta e resa incapace di viaggiare tra i mondi.
