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The Last of Us: Parte II non va premiato per colpa del crunch? 'Fa***lo non avete nessuna idea'

Ultimamente si parla molto del crunch nello sviluppo dei videogiochi, ovvero la pratica di far fare straordinari eccessivi (se non folli) agli sviluppatori pur di far uscire il titolo in tempo per la data prevista, nonostante errori di codice, bug, problemi vari ed eventuali. Kotaku ha, giusto pochi giorni fa, pubblicato un editoriale in cui in pratica si diceva che un titolo creato sulle spalle dei suoi realizzatori non ha il diritto di vincere il premio di "Best Direction", sostanzialmente rendendo inscindibile l'opera dal suo regista.



Un terreno spinoso, spesso dibattuto al cinema ma più raramente nei videogiochi, che però ora trova terreno fertile alle polemiche per via dei lavori intensi ed estenuanti che accompagnano le ultime fasi di realizzazione di un videogioco AAA.



George Broussard, uno dei creatori di Duke Nukem, interviene nella polemica con un tweet che non le manda a dire:
"Ma andate a*. Non avete idea di cosa ci vuole per portare in porto giochi vincenti tripla A e prendete per buone le parole di un ex dipendente scontento quando altri 100 in quello stesso posto sono contenti. Allo stesso modo, mettere a confronto un indie realizzato da 20 persone con un titolo di uno studio da 300 persone è stupido."



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14 dicembre 2020 alle 22:41

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