Alla ricerca del cuore di Halo nel meglio di Bungie
Ho vissuto dei momenti estremamente piacevoli rivisitando Halo 3 ma se ne possono avere di altrettanto piacevoli semplicemente leggendo quello che veniva detto al riguardo nel 2007.
Halo 3, e questa è una novità per me che ai tempi avevo quindici anni e ignoravo bellamente la cosa, era apparentemente uno di quei giochi che scatenavano scontri, dibattiti in cui il confine veniva tracciato nettamente e la fazione scelta senza vie di mezzo quando si aveva a che fare con la discussione su ciò che il titolo avrebbe significato per il futuro del medium.
Nel 2007, Call of Duty 4: Modern Warfare veniva considerato quel futuro dei videogiochi ad alto budget perché, come una buona metà della nostra piacevolmente angosciante retrospettiva affermò l'estate successiva, "sperimenta con mezzi di narrazione che sono specifici della natura di videogioco e non dei film". Lo storytelling di Call of Duty era interattivo e l'azione di Halo "vecchia", le sue cutscene arcaicamente passive.
