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Cyberpunk 2077: dipendenti scontenti e “ambizioni senza controllo”, parla Schreier, CD Projekt risponde

A poco più di un mese dal lancio problematico su console e PC, Cyberpunk 2077 continua a far parlare di sé. Dopo le video scuse di CD Projekt RED, tramite un lungo report apparso su Bloomberg Jason Schreier ha voluto dare voce a vari ex sviluppatori per cercare di fare luce sull'accaduto.



L'articolo sembra delineare l'identikit di un'azienda divisa tra le “ambizioni senza controllo” dei dirigenti e dei dipendenti invece all'oscuro di molte decisioni. Pare che questi “si aspettavano che il gioco sarebbe stato pronto nel 2022”, tanto che quando all'E3 2019 fu comunicato il 16 aprile 2020 come giorno di lancio, molti sviluppatori avevano creduto che fosse uno scherzo. Stando alle fonti inoltre, la produzione vera e propria del gioco sarebbe iniziata nel 2016, nonostante la prima presentazione risalga al 2012. La demo vista all'E3 2018 sarebbe falsa secondo Schreier, o meglio una semplice vertical slice, cioè la messa in scena preliminare di un titolo.



Non è tardata la risposta dello studio polacco, che attraverso le parole del capo, Adam Badowski, rispedisce al mittente le accuse ed esordisce parlando proprio del presunto filmato costruito ad arte: “Ciò non significa che sia falsa. Ciò che le persone che leggono il tuo articolo forse non sanno, è che i giochi non sono creati in maniera lineare e cominciano a somigliare al prodotto finito solo un paio di mesi prima del lancio. Se guardi a quella demo, sì, è differente, ma è per questo motivo che c'è scritto ‘work in progress'. Il nostro gioco finale si vede e si gioca molto meglio di quella demo”.



Parlando delle caratteristiche annunciate ma assenti dal gioco, il massimo portavoce di CD Projekt ha spiegato che “fa parte del processo creativo”, criticando poi il metodo di lavoro dell'editore: “Hai parlato con 20 persone, alcune di loro sono ex dipendenti, e solo una ha scelto di non rimanere anonima. Non direi che si tratta della ‘maggior parte' degli nostri oltre 500 sviluppatori, come invece affermi tu”.



L'ex penna d Kotaku non si è fatta mancare la contro risposta, proponendo un'intervista a Badowski in persona. Insomma, le magagne per CD Projekt sembrano ben lungi dalla conclusione.

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18 gennaio 2021 alle 12:10

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