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Call of Duty Warzone e la piaga dei cheater: bannati oltre 60.000 account tra pesanti critiche e pro che abbandonan

A seguito degli eventi di un torneo Call of Duty andato storto e di uno streamer che annunciava la fine della sua carriera in Warzone, Activision ha rivelato di aver bannato oltre 60.000 account di recente. La mossa arriva dopo settimane di protesta della community per il fatto che le lobby di Warzone e Black Ops Cold War sono state invase giocatori utilizzando nuovi cheat software e mod.



"Non c'è posto per chi bara", ha detto Raven Software in una lettera pubblica ai fan. "Siamo impegnati in questa causa. Stiamo ascoltando e non ci fermeremo nei nostri sforzi". Ha continuato lo sviluppatore, affermando che la "tecnologia di rilevamento" cheat è attualmente in fase di sviluppo, nella speranza di ban più "tempestivi". La dichiarazione arriva dopo la battaglia in corso con gli hacker sin dal lancio di Warzone nel marzo 2020, che ora ha portato al ban di oltre 300.000 account.



Come riportato da Vice, il ban di Raven ha preso di mira gli utenti che sfruttano gli hack creati dalla società di modding EngineOwning. Pochi istanti dopo questa rivelazione, un post sul sito di EngineOwning ha aggiornato i suoi utenti che sta sviluppando un'altra mod compatibile per il titolo Call of Duty interessato.



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3 febbraio 2021 alle 09:50

Condiviso da Silent_Storm e un altro.Piace a 3 persone, 1 persona

 

Personalmente lo reputo anche un gioco ottimizzato malissimo.
Non è possibile che su un PC su cui gira far cry 5 con grafica alta, non riesca a far girare senza scatti anche alla grafica più bassa del gioco.