Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Disco Elysium: The Final Cut - recensione

Bombardato costantemente dal marketing dei publisher di videogiochi tripla A, e con un backlog alle spalle che farebbe impallidire chiunque, il giocatore moderno medio suole perdersi una valanga di valide esperienze indie, non solo perché prima del lancio è quasi sempre difficile riuscire ad inquadrarle e a dargli il giusto valore, ma spesso anche perché non si è dotati di un PC da gaming, la piattaforma preferita da chi pubblica giochi di questo tipo.



Certo, se un titolo indipendente arriva ai Game Awards da assoluto protagonista, forte delle sue nomination in diverse categorie, di solito quello è un segnale che l'industria ti sta mandando, forse è il caso di recuperarlo. Se poi quel videogioco domina la competizione portandosi a casa quattro statuette, allora davvero non hai più scuse. Ecco, chi non ha mai messo piede nella Martinaise di Disco Elysium si trova proprio in questa situazione, specialmente dal momento che ora l'RPG di ZA/UM arriva finalmente su console, con un porting per PS4 e PS5 che rende accessibile a un pubblico tutto nuovo l'esperienza ludica più originale degli ultimi 10 anni.



The Final Cut rappresenta di conseguenza l'occasione perfetta per gettarsi nell'intricato e appassionante groviglio narrativo proposto da Disco Elysium, anche perché questa versione (gratuita su PC per chi già possiede il gioco) porta con sé alcune novità che impreziosiscono ulteriormente l'opera dello studio estone. Oltre a quattro missioni inedite, ciascuna dedicata a una delle ideologie politiche dominanti nell'universo di Elysium, fa ora il suo debutto uno straordinario doppiaggio che coinvolge ogni singola linea di dialogo, un lavoro impressionante da parte degli sviluppatori che hanno voluto dare voce ad ognuna delle migliaia di battute presenti nel gioco.



Leggi altro...

Continua la lettura su www.eurogamer.it

9 aprile 2021 alle 12:01