Resident Evil Village: Capcom sbarca alla grande su next-gen - analisi tecnica
Resident Evil Village è finalmente disponibile e, se è vero che le demo delle scorse settimane ci hanno permesso di dare una prima occhiata alle sue prestazioni, ora che abbiamo giocato il titolo nella sua interezza possiamo finalmente trarre le conclusioni. Come il predecessore Resident Evil 7, anche questo capitolo punta sulla visuale in prima persona, ma con qualche miglioria degna di nota. Diciamolo subito: il RE Engine si comporta particolarmente bene al suo debutto su console di nuova generazione grazie a qualità dell'immagine, ray tracing, prestazioni e una maggiore complessità e ampiezza degli ambienti.
È questo l'aspetto che colpisce particolarmente: ogni scena è un matrimonio perfetto di arte e tecnologia. È vero, il RE Engine muove il tutto, ma sono gli artisti di Capcom a rubare la scena con la loro attenzione alla composizione del colpo d'occhio. In esterna, gli ampi orizzonti danno al mondo un bel senso d'ampiezza, e gli oggetti a media distanza li collegano armoniosamente agli spazi attorno al giocatore, che traboccano dettagli.
L'impressione è che ogni superficie sia realizzata su misura, vista la grande varietà di texture, e allora ecco che l'ampiezza suggerita dagli orizzonti si sposa con una notevole raffinatezza a breve distanza. Ogni angolo di ogni inquadratura sembra studiato, cosa non certo ovvia in un gioco che permette al giocatore di esplorare in prima persona. L'unico neo? La qualità tecnica delle texture non è al top, ma è comunque notevolmente migliore rispetto a RE7.
Un altro aspetto importante in un gioco in prima persona è la percezione del corpo dell'avatar, sensazione che si rende con accurate scelte di inquadratura e che Capcom ha centrato alla perfezione: a partire dal morbido sobbalzare della telecamera per arrivare fino all'ondeggiare delle armi, i movimenti base sono ottimi sia esteticamente che come feeling. Guardando verso il basso si inquadrano i piedi e l'ombra proiettata dal modello dell'avatar, cosa che si nota particolarmente in ambienti illuminati volumetricamente.
