Castlevania Advance Collection – Recensione
E' ora della lezione di storia qui su PlayStationBit. Argomento del giorno sarà Castlevania, saga un po' lasciata a morire negli ultimi anni ma che Konami, puntualmente, cerca di riportare in vita con delle “operazioni nostalgia”. Questa volta, dunque, ci troveremo a parlare dell'ultima collezione di remastered portata al pubblico, totalmente a sorpresa, in un'operazione iniziata con Castlevania Anniversary Collection, parliamo di: Castlevania Advance Collection.Il pacchetto contiene Castlevania: Circle of the Moon, Castlevania: Harmony of Dissonance, Castlevania: Aria of Sorrow e Castlevania: Vampire's Kiss. Quest'ultimo è una sorta di aggiunta extra, visto che si tratta del capitolo uscito originariamente su SNES come adattamento di Rondo of Blood, noto anche come Dracula X.
La collezione si presenta molto bene, con un menù curato dal quale poter scegliere il gioco e diverse chicche come la galleria dove potremo vedere tutti gli artwork originali dei titoli, e il lettore per riprodurre a piacimento le varie bellissime tracce della colonna sonora. Tra le funzioni aggiuntive della Collection troviamo anche la possibilità di salvare in qualsiasi punto del gioco e di usare la funzione Rewind per superare le situazioni più difficili. Ma procediamo con ordine e lanciamoci nella recensione di questa grandiosa opportunità per i neofiti e i ben navigati di rigiocare alcuni tra i punti più alti toccati dalla saga.
Castlevania: Circle of the Moon
Arrivato in Europa nel 2001 solo come Castlevania, magari proprio a marcare il fatto di poter essere considerato quasi un reboot della serie, Circle of the Moon fu uno dei titoli di lancio di Game Boy Advance. Il titolo si distingue per dei toni particolarmente oscuri, anche dal punto di vista grafico, cosa che lo rendeva piuttosto ostico da giocare sullo schermo non retroilluminato ma che lo rende tutt'ora molto affascinante e forse, paradossalmente, ancora più godibile dal punto di vista estetico sulle piattaforme moderne. Tra le particolarità del titolo, che poi diventerà punto essenziale della serie su console portatili, troviamo la capacità di raccogliere casualmente delle carte dai nemici abbattuti per ereditarne delle caratteristiche. Per il giocatore completista la funzione di rewind sarà utile per provare a trovare tutti questi “tarocchi”.
Come vuole la tradizione, nel corso dell'esplorazione troveremo dei punti raggiungibili solo con determinate abilità, sbloccate a loro volta da oggetti speciali che dovremo assolutamente prendere. La mappa interconnessa, la forte componente esplorativa, tutto è sapientemente costruito ad hoc per qualsiasi giocatore. Sparsi per il castello, poi, ci saranno numerosi Save Point da utilizzare a piacimento, oltre al fatto che Nathan Graves salirà di livello diventando sempre più forte e potrà usare del nuovo equipaggiamento droppato dai mostri, migliorando le sue statistiche.

Castlevania: Harmony of Dissonance
Uscito nel 2002, Castlevania: Harmony of Dissonance vede la saga passare nelle mani di Koji Igarashi, rinsaldando l'eredità raccolta dall'idolatrato Symphony of the Night. Da questo capitolo il gioco attinge voracemente quasi ogni elemento: struttura, grafica e atmosfera generale. Nel gioco vestiremo i panni di Juste Belmont, nipote del ben più noto Simon. Forti dell'esperienza maturata col precedente capitolo, qui la palette di colori si fa più accesa; certamente un bene al tempo dell'uscita, un po' meno oggi, dove i bianchi sparati e gli accostamenti cromatici risultano quasi abbaglianti. La differenza con il precedente titolo sta nella abilità di Juste, capace di usare la tecnica Spell Fusion per combinare incantesimi a dir poco devastanti con le armi secondarie. Ad esempio, usando lo spell book del ghiaccio con l'acqua santa, si creerà una sorta di tempesta di stalattiti che andrà a infrangersi sul povero mostro di turno. La giocabilità, dunque, si basa sulla raccolta di libri magici e relativi incantesimi elementali, che possono essere combinati con le armi secondarie per scatenare attacchi speciali.

Castlevania: Aria of Sorrow
Castlevania: Aria of Sorrow, pubblicato nel 2003, è il punto più alto del lavoro di Igarashi. Il gioco è ambientato nell'anno 2035: Soma Cruz, tramite un'eclissi solare, trova un passaggio per arrivare al cospetto di Dracula, che sta cercando di fuggire dall'angusta dimensione nella quale è stato confinato. Soma è il personaggio più simile all'amato Alucard mai concepito dalla serie. Dotato di un sistema d'attacco denominato Tactical Soul, il protagonista può assorbire casualmente il potere di determinati nemici, carpendone l'essenza in forma di anima. Nonostante sia uscito solo un paio d'anni dopo il lancio della console, è già un gioco in grado di sfruttarne appieno l'hardware del Game Boy Advance con una grafica davvero notevole. Non abbiamo paura di ammettere che, probabilmente, Aria of Sorrow è uno dei punti più alti mai toccati dalla serie, rivaleggiando anche con Symphony of the Night da cui trae ispirazione.

Castlevania: Vampire's Kiss
Conosciuto anche come Dracula X, Konami ha deciso di viziare i fan della serie aggiungendo anche questo capitolo nella Advance Collection. Nato come adattamento dell'originale Rondo of Blood, Vampire's Kiss si distingue per alcune particolarità: vennero infatti rimosse alcune caratteristiche innovative dell'originale nella gestione degli oggetti e il level design risulta modificato in maniera poco comprensibile. Il bilanciamento, alquanto sfasato, lo rende una sfida molto selettiva, specialmente per raggiungere il finale positivo.
Si tratta comunque di un Castlevania di genere action a scorrimento laterale, dell'epoca pre-metroidvania quindi, e dal livello di difficoltà abbastanza impietoso, con tanto di odioso sbalzo all'indietro quando si viene colpiti. Può essere un buon diversivo per “staccare” dallo stile degli altri tre titoli, ma solo se vi considerate abbastanza tenaci.

Le dovute conclusioni
Oltre al contenere tre ottimi titoli, volendo considerare Vampire's Kiss come un bonus, la Castlevania Advance Collection offre anche un ottimo “reparto documentaristico” che arricchirà di molto il contenuto del pacchetto. Per ogni capitolo possiamo vedere confezione, libretti delle istruzioni originali in tutte e tre le versioni e soprattutto un'enorme quantità di illustrazioni, concept art e disegni vari che approfondiscono la conoscenza della serie. Con un autentico pezzo di storia del videogioco a vostra disposizione, tutto ciò che potete fare (se non siete dei vecchietti che l'hanno già fatto) è gettarvi a capofitto in questo splendido passato pixelloso. Solo così sarete in grado di capire il languire quasi inopportuno di quegli stessi, appassionati vecchietti.
Trofeisticamente parlando: Dracula sarà orgoglioso
Raggiungere l'agnognata coppa di Platino in questa Advance Collection non sarà una vera e propria passeggiata. Per la maggior parte dei trofei basterà completare tutte le avventure, ma ci ritroveremo comunque ad affrontare diversi passaggi per i finali alternativi e i collezionabili (Circle of the Moon e Harmony of Dissonance). Abusate quanto più possibile del quick save e del rewind, i vostri veri alleati in questa sfacchinata. Dopo di ciò, potrete realmente vantarvi di aver conquistato una coppa di vero pregio da sfoggiare in bacheca!
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Vitolone
Ottima recensione!