Elden Ring: sviluppatori di Ubisoft e Sony criticano l'user experience, le prestazioni e le quest
Alcuni sviluppatori di Ubisoft e Sony hanno criticato pubblicamente l'user experience, le prestazioni e il design delle quest di Elden Ring.. Alcuni sviluppatori di Ubisoft e Sony hanno espresso delle forti critiche su Elden Ring, attaccando anche i recensori del gioco nel contempo. Gli oggetti delle loro rimostranze sono l'user experience, le prestazioni, in particolare su PC e il design delle quest. Ad aprire le danze è stato l'UX Director di Ubisoft, ex-Battlefield 2042, Ahmed Salama, che ha il profilo Twitter chiuso. Secondo lui il 97 di Metacritic di Elden Ring è la prova che ai critici di videogiochi non …

AndrewBason
In pratica ci sono questi tre personaggi, dove su Twitter si mettono a sparare la loro opinione senza argomentare (il che per quanto mi riguarda, se non argomenti la tua opinione vale meno di 0).
Ora, partendo dal primo punto riferendosi alla "User Experience", non mi sembra che FromSoftware se la cavi male in questo ambito, soprattutto se come sviluppatori scelgono di non accompagnare il giocatore per mano come la gran maggioranza dei titoli moderni. Anzi, "Elden Ring" spiega anche troppo se lo confrontiamo a suoi predecessori. Ma va bene, può non piacere. Questo era quello di Ubisoft.
Poi, c'è una seconda persona facente parte di Nixxes (che è specializzata nel porting su PC) che "critica", in questo caso con più cognizione di causa, la situazione della versione PC. Nulla da dire, From ha sempre avuto problemi con i porting su PC, è migliorata, ma ci deve ancora lavorare parecchio. Il problema in questo commento, però, è il modo in cui è stato fatto. Accodarsi al primo giusto per criticare "perché mi va" mi sembra di cattivo gusto. Piuttosto, se si è più bravi in quel campo, perché non offrire il proprio aiuto? Venendo pagati ovviamente. Quest'ultima è più una mia considerazione personale.
Infine, il "rappresentante" per Sony, ovvero uno degli sviluppatori di "Horizon". Ora, posso capire che inizialmente siano disorientanti le quest secondarie nei SoulsBorne, ma anche qui se si fa un attimo di attenzione, si può inquadrare il loro funzionamento. Di sicuro, come per l'esperienza di gioco, anche qui gli sviluppatori non vogliono portarti per mano e dirti cosa fare per completarla (se non tramite dialogo del NPC); questo è il bello anche della scoperta. Al giorno d'oggi, i videogiochi sono pensati per "abituare" troppo bene il giocatore (con questo mi ricollego anche al primo punto sopra) dove quasi non c'è più il provare a giocare e vedere cosa succede, ma più un giocare seguendo una lista di cose da fare per poi concludere il gioco. Per quanto mi riguarda, almeno sul primo "Horizon" (ho giocato solo questo per ora), le quest secondarie erano molto semplici e guidate. Il problema, inoltre, è che non fossero neanche questo granché a livello di profondità, diciamo che non è che ce ne fosse qualcuna che spiccasse tra le tante. Ora, non sto dicendo che non sono ben fatte, ci mancherebbe, ma avrei preferito che osassero di più. Resta comunque un buon titolo in ogni aspetto. Quindi, anche qui sembra una critica senza fermarsi a pensare prima di scrivere. Inoltre, per come è stata messa, sembra più un commento di una persona che rosica visto che attualmente "Horizon: Forbidden West" è calato nelle vendite in generale e del 80% in Regno Unito dopo l'uscita di "Elden Ring". Senza contare che la "stampa specializzata" (se non fosse chiaro, le virgolette sono sarcastiche) ha dovuto fare articoli sul fatto che "Elden Ring" sta vendendo di più del sopracitato. Cosa inutile, visto che uno è multipiattaforma e l'altro è un'esclusiva, giusto per dirne una.