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Children of Silentown – Recensione

Abbiamo realizzato la recensione di un interessante punta e clicca: Children of Silentown. Sviluppato da Elf Games Works e Luna2 Studio, il titolo arriva su PlayStation grazie all'intuizione di Daedalic Entertainment. Questo prolifico publisher, già autore della serie Deponia e di tante altre avventure grafiche, avrà ancora una volta colpito al cuore gli appassionati del genere? Scopritelo addentrandovi con noi nella foresta.



La storia di Children of Silentown



Quello attuale è un periodo decisamente roseo per chi ama i punta e clicca. Oltre all'emozionante e nostalgico Return to Monkey Island, infatti, il mercato è stato letteralmente invaso da prodotti di grande qualità. In tempi non sospetti abbiamo tra gli altri recensito il divertente Unusual Findings, dal sapore squisitamente retro, ma chi adora il genere ha solo l'imbarazzo della scelta.



In questo panorama si colloca Children of Silentown, un'avventura dai toni cupi dalla trama molto particolare. I giocatori vestono i panni di Lucy, una giovane che vive nella città che dà il nome al gioco, ossia Silentown. Qui ci sono alcune regole molto particolari: oltre a dover tenere un tono di voce decisamente basso ed evitare canti e schiamazzi, infatti, vige un rigido coprifuoco. Chi venisse sorpreso fuori casa nelle ore notturne non viene però, come in opere di orwelliana memoria, incarcerato o punito.



Il pericolo a Silentown è infatti rappresentato da strani mostri che vivono nella foresta, pronti a rapire chi sia così incauto da uscire dopo il crepuscolo. Le sparizioni sono frequenti e nessuno ha mai fatto ritorno dopo essere scomparso. Almeno fino a quando Lucy perde una persona a lei molto cara e decide di contravvenire alle regole della città, avventurandosi nella foresta. Inizia così un'avventura molto particolare, cupa sì, ma anche tenera e introspettiva.



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Prima punti e poi clicchi



Come è facile immaginare, Children of Silentown è il tipico punta e clicca, con tutti i pro e i contro del caso. I giocatori utilizzano soltanto la giovane Lucy, muovendo la ragazza in ambientazioni semi statiche piene di elementi con cui interagire. Si potrà parlare con gli abitanti di Silentown (e non solo), esaminare vari oggetti e raccoglierne alcuni. Non manca nemmeno la possibilità di combinare determinati strumenti tra loro per ottenerne di nuovi o più utili.



Se avete giocato a opere come Broken Sword, vi sentirete subito a casa, seppur con le dovute proporzioni. A differenza del mitico titolo di Revolution Software, infatti, la difficoltà dell'opera di Elf Games e Luna2 Studio appare meno ostica. Children of Silentown, come vedremo, vanta varie tipologie di enigmi: tutte però possono essere risolte con un'attenta osservazione e con un minimo di ragionamento. Scordatevi quindi momenti incredibili di pensiero laterale o complicati puzzle.



Questo ha consentito agli sviluppatori di rinunciare a un sistema d'indizi, lasciando il giocatore in balia degli eventi. Si tratta di una scelta coraggiosa, ma anche pericolosa: i meno pratici di punta e clicca potrebbero infatti ritrovarsi in balia degli eventi, rischiando di rimanere bloccati. Qualche suggerimento, anche solo velato, avrebbe sicuramente aumentato l'accessibilità.




Il gameplay di Children of Silentown



A livello di gameplay, Children of Silentown offre tutto ciò che ci si aspetta di trovare. Avvicinandosi agli elementi con cui è possibile interagire, sfruttando la levetta sinistra per muoversi, appariranno degli indicatori. Con i tasti dorsali è possibile cambiare la selezione, nel caso in cui ci siano più oggetti vicini tra loro. Lucy porta inoltre con sé un sacchetto che funge da inventario e che racchiude tutto ciò che raccoglieremo durante l'avventura. Entrando nel menu si possono inoltre combinare tra loro alcuni strumenti.



Tutto quindi come da tradizione, con però un'aggiunta decisamente interessante. Lucy è infatti un'abile cantante e può apprendere varie note interagendo con l'ambiente. Che si tratti del suono di una campana oppure di un rumore naturale, ogni nota rappresenta un tassello per sbloccare una melodia. Queste consentono alla protagonista di estrarre dalla mente di persone e animali i loro pensieri più reconditi.



Oltre a rappresentare un ottimo pretesto per proporre al giocatore dei simpatici puzzle, che coinvolgono bottoni, tessere e altri elementi, si tratta di un escamotage che aiuta anche a capire come aggirare determinati guardiani. Canzoni più avanzate inoltre consentono di eliminare barriere, scoprire oggetti nascosti e molto altro. Questo elemento rappresenta davvero un “di più” nel gioco ed è inoltre perfettamente amalgamato nel contesto generale.



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Cupo ma colorato



Oltre alle sfide musicali, Children of Silentown propone una buona varietà di puzzle ambientali. Le soluzioni, come già sottolineato, non sono mai troppo complesse e implicano un minimo di ragionamento. Sfide secondarie come assemblare etichette e simili danno inoltre un pizzico di varietà e dinamicità, senza esagerare. Il titolo rimane infatti comunque un punta e clicca di stampo incredibilmente classico, in cui l'abilità richiesta al giocatore è soprattutto mentale.



Per la gioia dei collezionisti sono poi presenti una serie di adesivi, ottenibili interagendo con elementi secondari dell'ambiente. Non mancano poi finali multipli perfetti per chi ama rigiocare le avventure, sebbene la longevità di Children of Silentown non sia esagerata. In circa cinque ore infatti è possibile vedere tutto ciò che questa avventura ha da offrire.



Davvero eccellente il comparto tecnico: a livello grafico il team ha optato per personaggi e ambientazioni interamente realizzate a mano. Lo stile richiama quello delle opere di Tim Burton (o se preferite di Lost in Random), con personaggi compassati dai grandi occhi bianchi e tanti colori pastello nelle tonalità del grigio, del rosso vermiglio e del marrone. Ottima anche la colonna sonora, che offre tracce perfettamente modulate sullo stile del gioco, con il surplus dei gorgheggi della protagonista. Da sottolineare anche la presenza, tutt'altro che scontata, del doppiaggio in italiano dei filmati, nonché la localizzazione di tutti i testi.



Il Platino di Children of Silentown



Se siete dei cacciatori di trofei navigati, saprete bene che le liste trofei dei punta e clicca nascondo numerose coppe mancabili. La curva generale di difficoltà per arrivare al Platino è comunque bassa, cosa in cui Children of Silentown non fa eccezione. All'interno dell'elenco si nasconde un trofeo per ogni adesivo nel gioco (e dunque per tutti i collezionabili), oltre a sei coppe che vi chiederanno di fare specifiche scelte. Per sbloccare queste ultime sarà necessario rigiocare quattro volte l'avventura oppure utilizzare dei salvataggi su cloud o chiavetta. In questo modo potrete sbloccarli tutti riducendo al minimo il tempo richiesto per il Platino.




L'articolo Children of Silentown – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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1 marzo 2023 alle 17:00

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