Zapling Bygone – Recensione Speedrun
Ci siamo calati in testa un macabro teschio per la recensione Speedrun di Zapling Bygone. Dopo un periodo di rodaggio su PC, il titolo di 9FingerGames e JanduSoft arriva anche su PlayStation. Questo metroidvania dal gusto squisitamente dark prova a scalzare dal trono i capisaldi del genere.
La storia di Zapling Bygone
Di metroidvania ne è pieno il mondo (o in questo caso, lo Store di PlayStation). Di questi, una buona parte scelgono ambientazioni volutamente oscure, puntando forte sul gore. Da The Binding of Isaac a Cult of the Lamb, c'è solo l'imbarazzo della scelta. In questo panorama si insinua Zapling Bygone, ambizioso titolo che offre una trama volutamente nebulosa e caratteristiche molto particolari.
I giocatori interpretano uno Zapling, ossia l'emanazione di una mente sciame che viene scaricata su un pianeta misterioso con il compito di colonizzarlo. Come viene infatti spiegato nel prologo, il pianeta natale dell'entità aliena è stato abbandonato, cercando poi rifugio in altri mondi. La caratteristica dello Zapling è quella di poter rubare le abilità delle creature indossandone i teschi. Questa funzione, come vedremo, è parte integrante del gameplay e garantisce una buona varietà di meccaniche.
Fin da subito si nota una grande somiglianza con un altro titolo indipendente, ossia Carrion. Lo stile delle ambientazioni, la tendenza a mischiare toni scuri ad altri fluorescenti e persino la grafica in pixel art ricordano l'opera di Phobia Game Studio. Come vedremo, però, le similitudini si fermano qui, perché Zapling Bygone trova subito la sua via.
Una creatura e i suoi teschi
Una volta raccolto (praticamente subito) il primo teschio, l'avventura di Zapling Bygone prende il largo. Il gameplay è semplice e intuitivo, con la creatura che può saltare, muoversi su pavimenti e anche sui muri e attaccare i nemici. Questi popolano vaste mappe bidimensionali e spaziano da ratti famelici a terribili robot. I combattimenti si consumano in pochi secondi, con i boss che possono arrivare a combattimenti di alcuni minuti.
Non aspettatevi tattiche clamorose oppure mosse speciali devastanti, perché sotto questo aspetto Zapling Bygone è relativamente avaro. L'unico modo per ottenere nuove abilità infatti è recuperare i teschi dei nemici, indossandoli all'occorrenza per utilizzare i vari poteri. Questa funzione restituisce una sensazione di progressione costante al giocatore, aumentando l'aspetto dark. Non si tratta però di funzioni inedite, dato che sostanzialmente tutti i metroidvania in commercio offrono questo tipo di migliorie.
Decisamente interessante invece la possibilità di personalizzare il set di abilità di ogni teschio, cambiando quindi l'assetto della creatura in base alle esigenze. Questo permette sia di combattere in maniera più efficiente, sia di superare i numerosi enigmi ambientali. Chiudiamo con un accenno al comparto tecnico: abbiamo già parlato della grafica di Zapling Bygone, che viene accompagnata da una buona colonna sonora. Discreta infine la longevità: 3 ore sono sufficienti a terminare l'avventura, ma per completarla al 100% ce ne vorranno almeno 8.
Il Platino di Zapling Bygone
Al momento della pubblicazione, la lista trofei di Zapling Bygone non è ancora disponibile. Fortunatamente la pubblicazione su PC ci permette di ipotizzare che le coppe siano le medesime degli achievement, con la probabile aggiunta del Platino. Per ottenerlo sarà però necessario completare il gioco al 100% e soddisfare alcune richieste di miscellanea. Fortunatamente non sono presenti trofei legati alla difficoltà, dunque la sfida è alla portata di ogni cacciatore.
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