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Greyhill Incident – Recensione Speedrun

Figlio di quel sensazionalismo UFO nato dai primi found footage ritrovati dagli anni '90, Greyhill Incident è la trasposizione videoludica di una classica invasione aliena per com'è ben radicata nell'immaginario collettivo. Sviluppato da Refugium Games, il titolo è probabilmente un gioco sviluppato da fan per i fan del genere, che raccoglie tutti gli stereotipi del caso. Presentato come survival horror e non mantenendo assolutamente la promessa, ci siamo ritrovati davanti solamente a qualcosa di vuoto e a tratti così trash da risultare comico. Prendete i vostri cappellini di carta stagnola e siate pronti a vivere questa atipica esperienza dell'orrore.



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Oggetti volanti non identificati



Ryan Baker è un normalissimo agricoltore della minuscola cittadina di Greyhill. Una sera, dopo una sorta di litigio con il figlio adolescente, Ryan assisterà al peggiore degli incubi che avrebbe mai sognato: un'invasione aliena. Fatte le conoscenze degli abitanti locali, tra cui Bob, esperto in alieni ed ex rapito, Ryan organizzerà una sorta di piano di fuga dalla cittadina. I grigi, ovvero i classici alieni dell'immaginario collettivo, armati di sonde, intanto inizieranno a rapire i cittadini locali, tra cui il figlio di Ryan.



Tra dialoghi sconclusionati, cliché degni dei migliori film di serie C, omini grigi e loro armi laser con suoni presi direttamente dalle pistole giocattolo vendute alle fiere di paese, il giocatore vivrà una notte di follia aliena, proprio come se la immaginavano i nostri cari semmai gli extraterrestri avessero deciso di invaderci all'inizio degli anni Novanta.



Gameplay non identificato



Proposto come survival horror story driven, Greyhill Incident avrà realmente poco di ogni cosa. Il giocatore, e quindi Ryan, si ritroveranno a essere sbattuti come delle palline dai vari personaggi per completare delle semplici missioni di ritrovamento, muovendosi tra gli scenari del gioco. A causa dell'assenza di indicatori vari, però, lo smarrimento sarà inevitabile. Più volte ci ritroveremo a vagare tra le case e le strade, fino a sbattere in alcuni muri invisibili con il protagonista che commenterà la direzione palesemente errata.



Superato lo smarrimento, il giocatore sarà chiamato a muoversi in modo furtivo per sfuggire ai grigi, salvo essere inseguiti e rapiti, come si evincerà dalla schermata di game over, in caso di errori. In vostro soccorso ci saranno un revolver, che allerterà tutti gli alieni in zona in caso di sparo, e la mazza da baseball più inutile mai sviluppata in decenni di videogiochi. Tra un dialogo e l'altro, e un inseguimento negli immancabili campi di mais, il giocatore avanzerà nella storia. Forse. Sempre nel caso trovi la direzione giusta.



Menzione d'onore all'egregio lavoro fatto con le ambientazioni e il feedback aptico del DualSense, sviluppato anche meglio di molti dei giochi con un budget più alto. Oltre questo, purtroppo, il titolo non presenterà una memorabile colonna sonora e i modelli dei personaggi saranno veramente senza sentimenti, facendo si che tutto confluisca nel mare di pessime idee avute nella realizzazione del gioco.



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Il Platino di Greyhill Incident



Se nella resa ludica il gioco non è assolutamente una delle migliori esperienze aliene sviluppate, l'elenco trofei è indubbiamente la parte che renderà felice i cacciatori di coppe. Greyhill Incident può essere platinato in due ore circa, semplicemente terminando il gioco e facendo particolare attenzione a quattro trofei specifici. Questi ultimi, in particolare, vi chiederanno di atterrare un alieno con la mazza, uccidere un grigio, avere la pistola totalmente carica e trovare un succo di frutta nella stanza del figlio di Ryan all'inizio del gioco. Se avete voglia di vivere un'esperienza trash e aggiungere un nuovo Platino in bacheca questo è sicuramente il posto giusto per voi. DING!




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29 giugno 2023 alle 17:00

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