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The Bookwalker: Thief of Tales – Recensione

Avete mai sognato di tuffarvi dentro un libro che state leggendo per vivere in prima persone le avventure che vengono narrate? Con The Bookwalker: Thief of Tales potrete farlo! Infatti, in questo originale gioco d'avventura, il nostro compito sarà proprio quello di entrare nei libri per… Se volete scoprirlo, l'unica cosa che dovete fare è continuare a leggere la nostra recensione!



Realtà e fantasia non sono così distanti



The Bookwalker: Thief of Tales è un'avventura narrativa che ci porterà letteralmente all'interno di sei libri di vario genere. Per far questo dovremo interpretare Etienne Quist, un autore caduto in disgrazia per un terribile crimine commesso. L'inizio di The Bookwaler è però misterioso e criptico. Ci troveremo di fronte a una porta chiusa con un avviso che ci comunica la nostra condanna trentennale a non poter scrivere libri, per un reato non meglio specificato. Questa sensazione di smarrimento e confusione si protrarrà per buona parte del titolo e solo verso la fine del gioco riusciremo a capirci qualcosa di più, anche se rimangono molte le questioni irrisolte dopo i titoli di coda.



Ciò che abbiamo capito di sicuro è che in questo mondo gli scrittori non sono semplici creatori di storie, ma hanno dei poteri ben più importanti. La disperazione di Etienne per non poter più esercitare la sua professione lo porta ad accettare loschi accordi con un misterioso personaggio, che gli promette una diminuzione della sua pena in cambio di favori particolari. Non pensate male però: il compito del nostro protagonista sarà quello di viaggiare all'interno di alcuni romanzi per recuperare degli oggetti speciali. Queste pratiche illegali sono compiute da dei libronauti che hanno il potere di introdursi nelle trame dei libri e interagire con i personaggi e gli oggetti presenti in essi.



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Il viaggio è più piacevole in compagnia



Ma le storie di questi sei libri e il mondo di Etienne sono più interconnessi di quanto possiamo pensare. Infatti lo scrittore dovrà, in diverse occasioni, uscire dal libro che sta esplorando per recuperare degli oggetti che gli potranno servire nel suo viaggio astratto. Ad esempio, nel primo libro si troverà di fronte a dei muri che gli impediscono di avanzare. Deciderà quindi di abbandonare momentaneamente il libro e andare dal suo vicino di casa per chiedere in prestito una mazzetta con cui sfondare questi ostacoli. Tuttavia la sua avventura non è così solitaria come si potrebbe pensare. Ben presto Etienne si imbatterà in una strana gabbietta parlante, a cui darà il nome di Roderick, che diventerà un fedele compagno di viaggio.



Roderick sarà anche in grado di aiutarci qualora ci si incagli durante l'esplorazione, visto che potremo chiedere a lui suggerimenti su come proseguire. La storia e cosa fare risulta però sempre abbastanza chiaro, è quindi probabile che non ricorrerete a lui molto spesso. Sarà comunque piacevole vedere i due personaggi interagire e scambiarsi battute e riflessioni. Senza dubbio un comprimario in grado di giovare significativamente all'economia generale del racconto.



Il gameplay di The Bookwalker: Thief of Tales



Il mondo di Etienne e quello dei libri non si differenziano solo perché uno rappresenta la realtà, mentre l'altro è inventato. Anche le modalità in cui li visiteremo saranno diverse: nel mondo reale la visuale è in prima persona, mentre quando entriamo nei libri si passa a una visuale isometrica. Il mondo reale si mostra con una grafica non eccelsa, ma comunque d'impatto, con una grana quasi sfumata e poco definita, che rende l'angoscia e la preoccupazione del protagonista quasi tangibili. All'interno dei romanzi, invece, la grafica è curatissima e ogni piccolo dettaglio ben studiato e bello da vedere. Si potrà interagire con diversi oggetti, che ci permetteranno di raccogliere risorse o indizi su come completare la missione.



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Il percorso da seguire è piuttosto guidato e le piccole deviazioni possibili ci ricompenseranno semplicemente con un rifornimento extra di oggetti utili. Questi oggetti potranno essere sciolti per creare delle bottiglie di inchiostro. L'inchiostro è una preziosissima risorsa per ogni scrittore e ci permetterà di fare diverse cose incredibili. Infatti, potremo interagire con il libro in cui ci troviamo, anche cambiando alcune parti per renderle più congeniali alla nostra missione. Insomma, Etienne non si farà troppi scrupoli nel criticare o modificare il lavoro altrui. Ma l'inchiostro sarà anche essenziale durante i combattimenti che dovremo affrontare in The Bookwalker: Thief of Tales. Queste lotte a turni non saranno un gran problema da superare, dimostrandosi sempre piuttosto semplici con l'utilizzo di un minimo di strategia.



Trofeisticamente parlando: leggere tanti libri fa bene alla mente



Conquistare il trofeo di Platino di The Bookwalker: Thief of Tales non sarà troppo difficile. Pur richiedendo almeno due run non sarà neanche troppo impegnativo: in circa sei ore finirete la prima, e la seconda, soffermandovi meno sui dialoghi, durerà ancora meno. Attenzione però perché durante le due run dovrete fare scelte diametralmente opposte per ottenere i diversi trofei. Come ad esempio nel primo libro: un trofeo lo conquisteremo lasciando la pozione all'alchimista e un altro lo potremo avere togliendogliela. Per sapere quali coppe vi mancano e come ottenerle potete leggere il nostro elenco trofei. Fate attenzione solo a quello che richiede di drenare 500 inchiostro dai nemici: utilizzate spesso l'attacco corrispondente per essere sicuri di ottenere velocemente questa coppa.




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19 luglio 2023 alle 17:00