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Animal Shelter Simulator – Recensione

Se avete sempre sognato di gestire un centro di soccorso, allora Animal Shelter Simulator, protagonista della nostra recensione, è pronto a farvi cambiare idea. Il titolo sviluppato da Games Incubator e pubblicato su PlayStation da Ultimate Games è infatti un gestionale che sulla carta propone idee interessanti, ma che purtroppo non è riuscito a lasciare il segno.



Il buon samaritano



Se siete amanti degli animali saprete che non è raro che cani e gatti vengano abbandonati. Questa triste e deprecabile pratica ha generato negli anni un numero incredibile di randagi, di cui cercano di prendersi cura tante associazioni, indipendenti e non. I costi sempre elevati di gestione, uniti alla difficoltà nell'affidare animali non più giovanissimi, rendono però complesso l'operato di queste strutture, che tentano di sopravvivere affidandosi anche a donazioni di privati cittadini.



Per comprendere quanto sia difficile gestire un rifugio, Games Incubator ha deciso di realizzare Animal Shelter Simulator, che come lascia intendere il nome si propone come un simulatore in cui lo scopo principale è accudire animali sfortunati. Nonostante, come visto ad esempio in Arcade Paradise, certi temi permettano di creare una trama in grado di coinvolgere il giocatore, qui si è optato per un prodotto più basilare.



Una volta avviata quella che dovrebbe essere la campagna, si viene chiamati a scegliere se aiutare cani o gatti, le uniche due tipologie di animali presenti nel gioco. Non preoccupatevi se la vostra idea è di salvare gli uni e gli altri, perché man mano che si proseguirà con la gestione avremo la possibilità di creare un rifugio che accolga entrambi.



Fatta la scelta, prenderà il via un lunghissimo tutorial (parliamo di un paio d'ore almeno) pronto a spiegare ai neofiti tutto ciò che dovremo fare per assicurare un futuro alle creature che verranno inviate al nostro centro. Peccato che, fin da queste prime fasi, si notino una serie di problemi di fondo difficili da metabolizzare.



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Il gameplay di Animal Shelter Simulator



Se avete giocato un qualsiasi gestionale, saprete probabilmente cosa aspettarvi anche da Animal Shelter Simulator. Il gioco di Games Incubator si divide tra la gestione nuda e cruda delle aree e la necessità di accudire e affidare gli animali che verranno salvati.



Un misterioso furgone, simili a quelli in cui nei film d'azione si nasconde l'FBI, scaricherà nella nostra struttura l'animale, cane o gatto che sia, da gestire. Dovremo collocarlo in un recinto e accudirlo fino a quando non sarà abbastanza felice e tranquillo da poter essere affidato. Qui Animal Shelter Simulator mostra la sua anima più interattiva, dato che dovremo far giocare gli animali (i cani con le palline, i gatti con i laser) e tenerli puliti.



Man mano che proseguiremo nel tutorial avremo anche la possibilità di creare una cabina per applicare le nostre abilità di veterinario, mettendo cerotti e togliendo zecche, e per lavare gli animali sporchi ed evitare che si ammalino. Qui subentrano però come detto alcuni problemi di fondo, a cominciare da una gestione tutt'altro che idilliaca dei comandi.



Utilizzare gli oggetti e navigare nei menu si rivela fin da subito un vero incubo, con strumenti che ci cadranno dalle mani e una legnosità generale davvero fastidiosa. L'impossibilità di correre rende in oltre ogni azione eterna, considerato anche che bisognerà costantemente fare la spola tra il PC nel nostro ufficio e l'esterno.



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Chi si somiglia, si piglia



Il computer è infatti lo strumento principale tramite cui affideremo gli animali salvati da un destino crudele. Dapprima, durante il tutorial, dovremo acquistare una macchina fotografica per immortalare cani e gatti che giocano felici. Il potente strumento tiene la bellezza di sei foto in contemporanea, ma una volta trovata la posa giusta potremo caricare sul web un annuncio.



Le risposte non tarderanno ad arrivare, grazie anche a una descrizione strappalacrime fatta in automatico dal sistema (e sempre uguale). A questo punto dovremo trovare un padrone le cui richieste e disponibilità coincidano con le specifiche dell'animale. Più i due spiriti saranno affini, più otterremo denaro dalla donazione e reputazione, necessarie per migliorare il nostro centro.



Qui subentra un altro dei tanti problemi di Animal Shelter Simulator. La ripetitività è fin da subito palpabile, tanto che alla terza descrizione uguale dei proprietari ci stancheremo di leggere e ci baseremo sulle icone. Idem dicasi per cani e gatti sempre uguali, se non per variazioni di colore. Impegnarsi maggiormente sotto questo aspetto, considerato che gli animali sono i protagonisti, avrebbe giovato parecchio.



Anche lato gestione il titolo, non brilla, anzi. Incastrare tutto al meglio sarà un vero incubo, così come recuperare da errori di posizionamento. Molto spesso ci si troverà a disfare intere aree per poi ricostruirle, perdendo tanto tempo e ovviamente anche la pazienza.



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Il comparto tecnico di Animal Shelter Simulator



Nonostante un gameplay ripetitivo e dei controlli studiati appositamente per far alzare la pressione di chi è affetto da ipotensione, Animal Shelter Simulator si lascia giocare e avrebbe potuto essere salvato da qualche intuizione brillante o da un comparto tecnico curato. Usiamo il condizionale perché anche qui non ci sentiamo di premiare il lavoro svolto da Games Incubator.



A parte infatti affidare animali, creare strutture e pulire qua e là (pratica per cui, ironicamente, non è stato inserito alcun tutorial) non avremo nulla da fare. L'assenza di missioni o di sfide rende il gioco fine a se stesso, oltre che incredibilmente vuoto e artificiale. Non c'è empatia nemmeno con i poveri animali, realizzati con una grafica compassata e tutt'altro degna delle console di nuova generazione.



Altrettanto triste il lato audio, con l'abbaiare dei cani e il miagolare dei gatti che è uguale a prescindere dalla razza o dal colore dell'animale. Avere qualche piccola differenza di effetto non sembra una richiesta fuori dal mondo, considerata la tematica del gioco e la possibilità di attingere a svariate fonti.



In conclusione quindi Animal Shelter Simulator sa di occasione sprecata, perché come detto durante la nostra introduzione c'era il potenziale per dare vita a un prodotto interessante, complice l'assenza di giochi dedicati agli animali su console Sony. Invece tutto si riduce a un costante loop che potrebbe intrattenervi per 20 ore o per 10 minuti, in base a quale sia la vostra soglia di resistenza e tolleranza.



Il Platino di Animal Shelter Simulator



Se sarete così temerari (o masochisti) da consultare la lista trofei di Animal Shelter Simulator, scoprirete che questa include la bellezza di 57 coppe. Il Platino si rivela però incredibilmente lungo e noioso, dato che bisognerà gestire con successo e affidare un totale di 100 animali. Bisognerà inoltre diventare i numeri 1 al mondo e scoprire ogni cosa del gioco, pratica che al momento nessun utente sembra aver portato a compimento. Se volete scoprire se si tratta di un bug oppure di una sfida eterna, non vi resta che aprire un rifugio. A vostro rischio e pericolo.




L'articolo Animal Shelter Simulator – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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23 agosto 2023 alle 17:00

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Il videogioco ufficiale di "Dalla parte degli animali" (programma TV condotto dalla Michela Vittoria Brambilla)... Scherzi a parte, mi fanno piacere vedere questi simulatori di "accudimento degli animali", giocare un po' meno per colpa della ripetitività. Davvero un peccato 😔😔