Achilles: Legends Untold – Recensione
L'Iliade, il poema epico che tutti noi abbiamo studiato a scuola, è stata utilizzata come ispirazione per molti film, libri, serie TV e videogiochi e ancora non sembra esaurire il suo fascino. Ma Achilles: Legends Untold vuole raccontarci una parte della storia dell'eroico Achille che ancora non era stata svelata. In questo divertente action RPG, con forti tinte soulslike, dovremo aiutare l'eroe greco a sfuggire da un mondo sconosciuto in cui è stato catapultato. Se volete sapere come fare leggete la nostra recensione.
La storia che non è stata scritta
L'inizio di Achilles: Legends Untold corrisponde con l'inizio della guerra di Troia, i prodi greci salpano con le loro navi per andare a salvare Elena dalle grinfie di Paride. Questa è una parte di storia ben nota, ma quello che non è scritto da nessuna parte e che gli sviluppatori di Dark Point Games hanno immaginato è che Achille sia determinato a evitare inutili spargimenti di sangue. Per farlo tenta di utilizzare le vie diplomatiche prima della forza bruta. Riesce quindi, con un piccolo gruppo di soldati, a intrufolarsi nella città di Troia e tenta di andare a parlare con Paride per chiedere di restituire il maltolto a Menelao e scongiurare l'imminente guerra. Ma il principe di Troia non è d'accordo e per tutta risposta ingaggia un furioso combattimento con il nostro eroe.
Achille soccombe (sì lo sappiamo che Achille è un semidio e non era facile farlo fuori) per mano di Paride. Ma proprio per la sua natura metà divina, Achille non resterà a lungo nel regno dei morti e invece verrà spedito in una strana dimensione, dove il tempo passa in maniera peculiare. In questa nuova realtà Achille si troverà spaesato e confuso, ma con la sua spada riporterà un po' di ordine e tenterà di tornare alla sua linea temporale originale. Alcuni avvenimenti sono accaduti in entrambe le realtà, molti sono diversi, ciò che non cambierà sarà il fatto che Achille dovrà lottare contro i più grandi guerrieri troiani per ritrovare la strada di casa.

Personaggi antichi per un gameplay moderno
Il genere in cui collocare Achilles: Legends Untold è quello degli action RPG soulslike. Sono presenti tutti i capisaldi del genere come per esempio diversi checkpoint, in questo caso degli altari restaurati, in cui potremo riposare, migliorare le nostre abilità e anche teletrasportarci da uno all'altro. Riposare per recuperare energia e ricaricare gli oggetti consumabili farà ritornare in vita anche tutti i nemici della zona, la classica meccanica dei souls. Se dovessimo morire, lasceremmo sul terreno l'esperienza accumulata fino a quel momento, ma potremo recuperarla tornando lì vicino. Se avete la sensazione di aver già sentito questa cosa, non vi sbagliate.
Anche i comandi sono i classici dei souls: attacco leggero, pesante, parata e schivata. In aggiunta a questi potremo sferrare un attacco speciale con il tasto quadrato e anche lanciare il nostro scudo, rendendolo un'arma a lunga distanza, con un grilletto dorsale. Guadagnando esperienza sbloccheremo un ampio albero delle abilità, con cui potremo personalizzare il nostro stile di combattimento e ottenere bonus molto importanti. Anche armi e armature saranno potenziabili recandoci dal nostro fedele fabbro e sborsando la giusta somma in denari. Con questo solido combat system affronteremo l'esplorazione delle varie aree e anche i boss che ci si pareranno davanti. Il tutto è risultato divertente e piacevole, anche se alcune volte ci è sembrato un pochino ripetitivo e poco originale.
Antica Grecia ma nuova tecnologia
Achilles: Legends Untold è l'opera prima dello studio Dark Point Games, ma i componenti di questo team non sono certo alle prime armi. Infatti sono tutti veterani del mondo videoludico e la qualità tecnica del titolo lo dimostra. La grafica di Achilles: Legends Untold è di ottima realizzazione e la visuale isometrica si adatta bene al tipo di gioco che hanno voluto creare.
Gli sfondi e le ambientazioni sono curati e ricchi di dettagli e anche i personaggi sono piacevoli alla vista. È però discutibile la scelta di lasciare che alcuni elementi dell'ambiente vadano a coprire la visuale di Achille e dei suoi avversari. In questo caso si vedranno solo le figure colorate di un rosso acceso che combattono. Ma la soluzione non è comodissima e non è molto agevole sostenere gli sconti con queste ostruzioni visive, fortunatamente questa situazione si presenta sporadicamente.
Le immagini durante il gioco sono sempre fluide e l'FPS rimane alto in tutte le situazioni, anche le più concitate. Non abbiamo rilevato bug o problemi di sorta e anche i comandi sono sempre reattivi e precisi. Il lato sonoro non è certo la parte migliore della produzione e la musichetta di sottofondo dopo un po' potrebbe venire a noia. È da apprezzare il fatto che, anche se Achilles: Legends Untold sia una produzione minore, sia interamente sottotitolata in italiano, cosa che ultimamente non è così scontata.
Trofeisticamente parlando: un impresa degna di un semidio
Conquistare il Platino di Achilles: Legends Untold non sarà proprio una passeggiata, ma i veterani dei soulslike non avranno di certo problemi. Oltre che finire il gioco a difficoltà massima dovremo anche esplorare per bene tutta le mappe, in modo da visitare tutti gli scantinati presenti e scovare tutte le maschere maledette e distruggerle. Inoltre dovremo fare almeno due run distinte in cui prendere decisioni diametralmente opposte riguardo alla sorte degli eroi sconfitti per ottenere i due trofei correlati.
L'articolo Achilles: Legends Untold – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

sbrutagaz
Moltooo interessante.