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The Last of Us sorprende i fan: svelato un segreto sul passato di Joel mai raccontato nei videogiochi

L'episodio 6 della seconda stagione di The Last of Us ha aggiunto un tassello fondamentale alla storia di Joel, regalando agli spettatori uno sguardo inedito sulla sua infanzia. Pur rimanendo fedele al materiale originale, la serie HBO ha scelto ancora una volta di espandere l'universo narrativo, sfruttando il linguaggio televisivo per esplorare ciò che nei videogiochi restava appena accennato.



Sebbene alcuni appassionati abbiano criticato alcune deviazioni rispetto alla trama del gioco, la seconda stagione continua a ottenere consensi, tanto da spingere HBO a confermare una terza. Con l'ultimo episodio andato in onda, è chiaro che la fiducia nel progetto è ben riposta.



Un flashback che cambia tutto: ecco chi è davvero il padre di Joel



Nel sesto episodio, la narrazione torna indietro fino al 1983, ad Austin, Texas, dove un giovane Joel viene mostrato in una situazione difficile insieme al fratello Tommy. I due si sono cacciati nei guai, e Joel, come fratello maggiore, si assume la responsabilità. Ma la vera sorpresa arriva con l'ingresso del padre: un poliziotto interpretato da Tony Dalton, figura tanto autoritaria quanto problematica. Il confronto tra padre e figlio si trasforma in una riflessione dura, quasi brutale, sull'educazione, la violenza e le eredità familiari.



È in questa scena che compare un oggetto familiare ai fan: l'orologio del padre, lo stesso che la figlia di Joel riparerà e che lui porterà per tutto il suo viaggio nel mondo post-apocalittico. Un simbolo carico di significato, che ora acquista una dimensione più complessa. Non è solo un ricordo, ma forse un fardello, un legame spezzato o mai realmente sanato.



Un'aggiunta che arricchisce Joel come mai prima d'ora



Questo scorcio sul passato di Joel non solo approfondisce il personaggio per gli spettatori della serie, ma rappresenta anche un regalo per i fan del videogioco, che raramente hanno avuto accesso a questo tipo di dettagli sulla sua giovinezza. Un momento che spezza il ritmo del presente apocalittico per mostrarci le radici di un uomo tormentato e le sue motivazioni più intime.



Curiosamente, l'episodio è stato scritto e diretto da Neil Druckmann, mente creativa dietro il gioco originale, e segna anche il debutto di Dalton in un progetto futuro: Intergalactic: The Heretic Prophet, il nuovo videogioco firmato da Druckmann.



Che si tratti di un dettaglio da sempre previsto o di un'aggiunta nata per la serie TV, resta il fatto che questo flashback arricchisce la figura di Joel come mai prima d'ora. Un capitolo toccante, capace di sorprendere anche chi pensava di sapere già tutto su uno dei personaggi più iconici dell'universo di The Last of Us.

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19 maggio alle 13:40

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Questo episodio mi ha devastato emotivamente. 😮‍💨

Devo dire che ero un po’ scettico quando ho sentito parlare di un flashback sulla giovinezza di Joel, ma cavolo… che colpo al cuore. L’aggiunta del padre e del contesto familiare cambia davvero il modo in cui guardiamo Joel, soprattutto pensando al suo legame con Ellie. Quell’orologio, che già era simbolico nel gioco, ora pesa il doppio. Non è solo un ricordo della figlia, ma anche del padre. Trauma su trauma. 🥺