The Sinking City Remastered – Recensione
Con una mossa a sorpresa, il team di Frogwares ha pubblicato The Sinking City Remastered, protagonista della nostra recensione. L'affascinante e oscura città di Oakmont è pronta ad accoglierci nuovamente tra le sue braccia, con tante migliore per rendere l'esperienza ancora più coinvolgente. Se pensate che la vostra mente possa reggere a una nuova serie di orrori, allora non vi resta che continuare nella lettura.
Lovecraft ne sarebbe fiero
Sembra ieri che vestivamo per la prima volta i panni di Charles Reed, veterano della Prima Guerra Mondiale invitato a Oakmont, Massachusetts, dal professor Johannes van der Berg per far luce sui suoi incubi. Da quel primo viaggio, che vi abbiamo raccontato in una ricca recensione, sono però passati ben sei anni. Dal 2019 ad oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, così come di problemi per Frogwares. Lo studio ucraino ha infatti dovuto lottare contro l'allora Bigben Interactive, in una battaglia per rivendicare la paternità del titolo.
The Sinking City, proprio come accade nelle migliori storie dell'orrore, è stato dapprima avvolto dalle tenebre, riuscendo poi a rivedere la luce. La pubblicazione di una versione PlayStation 5 del gioco è stata accompagnata con gioia dai fan, così come l'annuncio di un secondo capitolo, finanziato da una trionfale campagna Kickstarter. Nel mezzo però si è scelto di non dormire sugli allori, per dare all'intera serie il giusto valore: ecco perché a sorpresa è stata annunciata questa versione Remastered, disponibile peraltro gratuitamente per i possessori del gioco su PlayStation 5.
Nel corso della nostra recensione, come facciamo di consueto quando si tratta di versioni rivedute e corrette, non ci soffermeremo esageratamente su elementi già noti. Ci concentreremo piuttosto sulle novità che The Sinking City Remastered mette in campo, per offrire ai giocatori un'esperienza ancora più coinvolgente.

Le novità di The Sinking City Remastered
Come saprà bene chi ha affrontato sei anni fa le minacce di Oakmont, The Sinking City è un investigativo open world con spiccati elementi action. I giocatori vestono i panni del veterano Charles Reed, esaminando gli ambienti con una visuale in terza persona. Oakmont è divisa in sette distretti, che risultano però allagati in vari punti. Per questo, dopo una fase introduttiva iniziale potremo spostarci sfruttando anche una barca, oltre alle nostre gambe.
Lo stile di gioco, seppur oscuro e improntato sui Grandi Antichi partoriti dalla mente di H.P. Lovecraft, richiama quello di un'altra serie molto apprezzata di Frogwares, quella dedicata a Sherlock Holmes. La variabile è come detto la componente action: verremo spesso coinvolti in scontri a fuoco e ravvicinati sia con altri esseri umani, sia con creature dell'altro mondo. Tutto quanto descritto viene riproposto anche in questa versione Remastered, con alcune sostanziali modifiche.
L'illuminazione degli ambienti e le palette di colori sono state completamente riviste grazie alle tecnologie Lumen e Ray Tracing. Questo ha consentito al team di creare un mondo ancora più realistico e pronto a terrorizzare il povero Reed, facendo colare a picco (termine calzante, visto lo stato in cui riversa la città) la sua sanità mentale. Le ambientazioni sono state migliorate, complici anche le texture in 4K, rendendo l'esplorazione di Oakmont ancora più piacevole. Un ottimo lavoro è stato svolto anche per incrementare la quality-of-life e migliorare la fluidità generale, uno dei punti deboli della versione PlayStation 4, che aveva comunque già tratto giovamento dal passaggio su console next-gen.

Fai un bel sorriso
Gli aggiustamenti grafici sono ovviamente l'elemento più rilevante e appariscente di questa versione riveduta e corretta. The Sinking City Remastered non introduce infatti nulla di inedito a livello di gameplay o di missioni, dando però accesso a tutte quelle presenti nella versione base e introdotti con i successivi aggiornamenti. L'aggiunta più corposa è la Photo Mode, un vero e proprio must dei videogiochi recenti. Sfruttando una serie di filtri, come ad esempio quelli per la tinta e il focus, potremo realizzare scatti incredibili, da condividere coi nostri amici.
La versione Remastered risolve in parte anche alcuni problemi storici di The Sinking City. L'Unreal Engine 5 rende tutto più fluido, migliorando anche le animazioni, in passato molto più legnose, e il gunplay. Chi però ha trovato difficoltà a metabolizzare la proposta originale farà fatica anche con questa nuova versione del titolo. Non si registrano invece cambiamenti a livello di doppiaggio: le voci sono ancora una volta solo in lingua inglese, accompagnate però da sottotitoli in italiano.
Migliorato anche il tutorial, che illustra ora in maniera più chiara ed esaustiva tutto ciò di cui il nostro investigatore è capace. Il passaggio su PlayStation 5 consente inoltre di optare come di consueto tra due modalità: Prestazioni, che migliora il frame rate, e Qualità, che punta invece sulla grafica. Durante la nostra recensione abbiamo testato entrambe le possibilità, preferendo però la modalità Qualità, ottima per notare tutte le migliorie ambientali introdotte.

The Sinking City Remastered: un nuovo giro tra gli orrori lovecraftiani
Solitamente, al termine dell'analisi di una Remastered rispondiamo alla domanda più difficile, ossia se sia una mossa saggia investire del denaro nella versione riveduta e corretta di un titolo pubblicato anni prima. Con The Sinking City Remastered però questo problema non si pone. Come vi abbiamo anticipato, infatti, Frogwares ha scelto di regalare il titolo a tutti coloro che siano già in possesso dell'edizione PlayStation 5. In questo modo sarà possibile riscoprire l'avventura di Charles Reed senza ulteriori esborsi economici.
Chi invece non ha mai messo piede a Oakmont potrà farlo da zero, approfittando nelle prime settimane di un corposo sconto. Una scelta forte da parte di Frogwares, che vuole ricambiare i fan dell'amore da loro dimostrato per la serie e preparare la strada al meglio per il seguito. The Sinking City Remastered è infatti un antipasto a ciò che ci attenderà nel prossimo futuro: nuovi orrori, indagini oscure e tanta azione. Il giusto modo per avvicinarsi a The Sinking City 2 non può quindi che essere un viaggio nel Massachusetts, sia che sia la vostra prima volta, sia che si tratti di un gradito ritorno.
Il Platino di The Sinking City Remastered
Se siete cacciatori di trofei e vi siete già cimentati nella sfida offerta da The Sinking City, sarete felici di sapere che l'elenco di questa versione Remastered non ha subito variazioni. Tutto quello che dovrete fare sarà completare l'avventura, facendo attenzione a eventuali coppe mancabili. Ricordatevi di utilizzare spesso la funzione di salvataggio manuale, utile anche per ottenere quelle coppe che si escludono l'un l'altra. Non esitate quindi a sfruttare la nostra completissima guida trofei, per aggiungere alla vostra bacheca un nuovo, lovecraftiano Platino.
L'articolo The Sinking City Remastered – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

alfaalex
È sempre un piacere tornare a Oakmont, soprattutto con questa Remastered che sembra finalmente rendere giustizia all’atmosfera opprimente e affascinante dell’originale. Le migliorie tecniche, in particolare Lumen e Ray Tracing, fanno davvero la differenza – e finalmente si può parlare di un comparto grafico all’altezza della direzione artistica del gioco.
Personalmente ho apprezzato tantissimo anche i piccoli ritocchi alla qualità della vita: i controlli più reattivi e una fluidità finalmente stabile rendono l’indagine molto più immersiva, senza i fastidiosi scatti della versione PS4. Non è solo una semplice “ripulita”, si vede che c’è stato del lavoro dietro.
E voi, che ne pensate? Qualcuno ha già avuto modo di rimettere piede a Oakmont? Curioso di sapere se anche altri hanno notato nuove chicche o dettagli nascosti che magari erano sfuggiti nella prima run.
Tachinco
Non vedo l'ora di rigiocarlo,me ne sono innamorato a prima vista. Indagini coinvolgenti, ambientanzione superba. Poca varietà per gli abomini, ma resta comunque un piacere affrontarli. Devo sbloccare il platino, non avevo idea che i trofei si escludessero a vicenda quando lo giocai. Sbloccare il platino alla prima run ne ufficia la rigiocabilità ,non sono quindi d'accordo con l'approfittare del salvataggio manuale, ma ehi...ognino faccia ciò che vuole, il mio resta solo un consiglio
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