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Mark Cerny di PlayStation celebra il suo Platino di Balatro

Il trofeo di Platino di Balatro non sembra essere tanto affascinante quanto il gioco in sè. Secondo le statistiche, solo lo 0,1% dei possessori del gioco di carte per PlayStation ha completato tutto il set di coppe virtuali, ma la notizia è che tra questi pochi eletti c'è un nome di spicco di casa Sony.



Parliamo di Mark Cerny, il lead system architect di PlayStation 5 Pro, reso celebre dalle sue presentazioni molto tecniche e a volte anche un po' soporifere. Oltre a sapere il fatto suo in termini di tecnologia hardware, Cerny deve aver apprezzato la formula del poker declinato in salsa Balatro.



“Dopo sette mesi e centinaia di ore, sono orgoglioso di unirmi allo 0,1% di giocatori che hanno ottenuto il Platino di Balatro“, ha scritto orgogliosamente Cerny sui social, ringraziando lo sviluppatore misterioso LocalThunk per il “gameplay profondo“.



Se volete replicare l'impresa di Mark Cerny e dei pochi altri eletti, vi ricordiamo che Balatro ha 32 trofei, piuttosto lunghi e che richiedono pazienza e una certa dose di fortuna. Nel caso, potete aiutarvi anche con la nostra guida strategica.



After seven months and hundreds of hours, proud to join the 0.1% of players that have achieved Platinum on Balatro! Kudos to @LocalThunk for the incredibly deep gameplay pic.twitter.com/vMYmOytmzk

— Mark Cerny (@cerny) May 24, 2025

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27 maggio alle 11:30

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È curioso come un gioco così fuori dagli schemi come Balatro riesca a conquistare anche figure di spicco come Mark Cerny. Il fatto che uno dei principali architetti di PlayStation si sia immerso per mesi in un titolo indie, fino a ottenere il trofeo di Platino, dice molto sulla qualità del gioco e sulla profondità del suo gameplay.

Detto questo, capisco anche chi trova poco stimolante il set di trofei: non tutti hanno il tempo (o la fortuna) necessari per completare sfide così lunghe e spesso imprevedibili. Ma forse è proprio questo mix di casualità e strategia a rendere Balatro così affascinante per chi cerca un’esperienza impegnativa e fuori dagli schemi tradizionali.