Tainted Grail: The Fall of Avalon – Recensione
Immaginate di svegliarvi in una terra che un tempo era promessa di gloria e speranza, ma ora è solo un relitto di disperazione. Avalon è caduta. La nebbia del Wyrdness si insinua tra le rovine, distorcendo la realtà e corrompendo ogni cosa. I cavalieri della Tavola Rotonda sono scomparsi, Re Artù è un mito svanito nel nulla, e voi… beh, voi siete solo un prigioniero senza nome, liberato per compiere una missione che potrebbe essere la vostra ultima.
Tainted Grail: The Fall of Avalon non è solo un gioco di ruolo open world, è un viaggio in un mondo che respira, soffre e si contorce sotto il peso della sua stessa maledizione. Qui, ogni scelta ha un peso, ogni passo può condurvi alla rovina o alla redenzione.
Un mito in frantumi
Dimenticate le leggende dorate di Camelot. Qui, la storia è scritta con il sangue e la follia. Avalon è un luogo malato, dove la magia ha perso il suo splendore e si è trasformata in un veleno. Il vostro obiettivo? Trovare Re Artù. Ma la verità è che nessuno sa se sia ancora vivo, e forse la sua esistenza è solo un'illusione.
La nebbia del Wyrdness avvolge ogni cosa, distorcendo la realtà e corrompendo chiunque osi attraversarla. Le città sono in rovina, i cavalieri della Tavola Rotonda sono scomparsi e il popolo vive nel terrore di creature mutanti e forze oscure. In questo scenario apocalittico, il giocatore veste i panni di un prigioniero liberato per compiere una missione che sembra semplice, ma che si rivelerà un viaggio attraverso l'abisso.
Lungo il cammino incontrerete personaggi spezzati, ognuno con la propria tragedia, ognuno con una richiesta che potrebbe portarvi più vicino alla verità… o più lontano dalla sanità mentale. Le vostre scelte influenzeranno il destino di Avalon: potrete allearvi con fazioni in lotta, tradire alleati, scoprire antichi segreti o semplicemente cercare di sopravvivere. La narrazione è il cuore pulsante del gioco, con una trama ramificata che offre molteplici finali e una profondità rara nel genere. E quando pensate di aver trovato una risposta, Avalon vi sussurrerà che forse avete sbagliato tutto.

Sopravvivere è un lusso, combattere è un'arte
Tainted Grail: The Fall of Avalon non è un RPG che vi prende per mano. È un gioco che vi getta in un mondo ostile e vi lascia capire da soli come sopravvivere. Il gameplay è strutturato attorno a tre pilastri fondamentali: esplorazione, combattimento e sviluppo del personaggio.
L'isola di Avalon infatti è vasta, ma non dispersiva. Ogni angolo nasconde segreti, missioni secondarie e pericoli. La nebbia del Wyrdness, una forza magica che distorce la realtà, rende l'esplorazione ancora più inquietante: potreste imbattervi in creature mutanti, rovine dimenticate o persino frammenti di tempo congelati.
La libertà di movimento è totale, ma attenzione: non esistono zone sicure. Anche le città possono nascondere insidie, e fidarsi delle persone sbagliate può avere conseguenze disastrose. Il sistema di interazione ambientale è ben sviluppato. Potete scalare pareti, nuotare, raccogliere risorse e persino manipolare alcuni elementi del mondo per risolvere enigmi. Le missioni secondarie inoltre non sono semplici riempitivi: molte di esse hanno una profondità narrativa pari a quella della trama principale, con scelte che influenzano il destino di interi villaggi o fazioni.

Passiamo a parlare invece del sistema di combattimento, che è in tempo reale, con un mix di attacchi leggeri e pesanti, parate, schivate e magie (simile, con le dovute proporzioni, a quanto visto in Dark Souls e simili). Non è un hack'n'slash: ogni scontro richiede attenzione e strategia. I nemici non sono semplici sacchi da colpire, ma avversari intelligenti che sfruttano l'ambiente e le loro abilità per mettervi in difficoltà. Le armi sono varie e personalizzabili: spade, asce, archi, bastoni magici e persino strumenti alchemici.
Ogni arma ha un peso e un impatto diverso, influenzando la velocità e la resistenza del personaggio. La magia è potente, ma richiede risorse rare e un'attenta gestione del mana. Potete specializzarvi in combattimento corpo a corpo, furtività o magia, ma il gioco premia un approccio bilanciato.
Il sistema di IA nemica inoltre è sorprendentemente avanzato. I nemici non attaccano in modo prevedibile, ma si adattano al vostro stile di gioco. Se usate spesso la furtività, potrebbero iniziare a pattugliare le aree con maggiore attenzione. Se preferite il combattimento diretto, potrebbero cercare di accerchiarvi o usare attacchi combinati.

Parlando infine della progressione del personaggio, possiamo dire solo una cosa: libertà totale. Non ci sono classi predefinite. Il vostro personaggio si sviluppa in base alle vostre scelte e azioni. Il sistema di progressione è basato su abilità e attributi, con un albero di talenti che permette di creare build uniche. Potete diventare un guerriero brutale, un mago enigmatico o un assassino silenzioso, ma ogni scelta ha un impatto sul modo in cui il mondo reagisce a voi.
Le scelte morali influenzano non solo la storia, ma anche il gameplay. Alcune abilità possono essere sbloccate solo se prendete determinate decisioni, e il modo in cui interagite con i personaggi può aprire o chiudere intere linee di quest. Il gioco non vi dice mai quale sia la scelta giusta: sta a voi decidere se essere un eroe, un opportunista o semplicemente un sopravvissuto.
Difficoltà e bilanciamento
Tainted Grail: The Fall of Avalon non è un gioco facile. La difficoltà è ben calibrata, con un sistema di livelli dinamici che adatta la sfida in base alla vostra progressione. Non esistono nemici “sacrificali”: anche il più debole può uccidervi se sottovalutato. Le risorse sono limitate, e la gestione dell'inventario è cruciale. Non potete accumulare pozioni e oggetti senza conseguenze: il peso influisce sulla mobilità, e trasportare troppe cose può rallentarvi nei combattimenti.
Il gioco offre diversi livelli di difficoltà, ma anche alla modalità più accessibile richiede attenzione e strategia. Se cercate un'esperienza impegnativa, la modalità “Sopravvivenza” elimina ogni aiuto e rende Avalon ancora più spietata.

Uno sguardo al comparto artistico
Visivamente, Tainted Grail: The Fall of Avalon è un'opera d'arte gotica. Le rovine di Avalon trasudano malinconia, le foreste sono vive di sussurri e ombre, e ogni angolo del mondo sembra raccontare una storia di perdizione. L'Unreal Engine fa il suo lavoro, anche se qualche imperfezione tecnica si fa notare.
La colonna sonora è un capolavoro di inquietudine. Le melodie sono eteree, quasi ultraterrene, e il doppiaggio in inglese aggiunge un ulteriore strato di profondità ai personaggi. È un gioco che si ascolta tanto quanto si gioca.
La strada verso il Platino
Per i cacciatori di trofei, Tainted Grail: The Fall of Avalon offre un set di 61 trofei, di cui 38 sono nascosti. La buona notizia? Non ci sono trofei online, quindi il Platino è ottenibile interamente in single player. Tuttavia, il percorso per raggiungerlo non è semplice: molte sfide richiedono di esplorare ogni angolo di Avalon, completare missioni secondarie e affrontare nemici particolarmente ostici.
Alcuni trofei sono legati alle scelte morali del gioco, il che significa che potrebbe essere necessario più di una run per ottenerli tutti. Inoltre, ci sono trofei dedicati al combattimento, alla magia e all'esplorazione, quindi sarà fondamentale sviluppare il proprio personaggio in modo equilibrato. Se siete tra quelli che amano completare i giochi al 100%, preparatevi a un viaggio lungo e ricco di ostacoli.
L'articolo Tainted Grail: The Fall of Avalon – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

sbrutagaz
Molto molto interessante, mi attira parecchio; se non ho capito male, si può giocare sia in terza che in prima persona.