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NBA Bounce – Recensione Speedrun

Abbiamo preso la palla al balzo per realizzare la recensione Speedrun di NBA Bounce. Sviluppato da Unfinished Pixel e pubblicato da Outright Games, esperto nella realizzazione di titoli per i gamer più giovani, questo gioco di basket promette di regalare momenti spensierati in mezzo a mascotte colorate.



Arcade senza paura



Nel mondo dei videogiochi dedicati al basket, un ruolo da protagonista l'hanno sempre svolto anche le opere spiccatamente arcade. NBA Jam su tutti, accompagnato da tante versioni simili, ha sempre stimolato i giocatori che amano le sfide “da parchetto”. A questo ambito appartiene anche NBA Bounce, che raccoglie un'eredità pesante e prova a offrire un'esperienza leggera e spensierata.



Il gioco è ovviamente arricchito dalle licenze ufficiali NBA, grazie alle quali troveremo le squadre ufficiali sia della Western che della Eastern Conference, per un totale di 30 team utilizzabili. Pur non avendo a disposizione i vari LeBron e Curry, ma piuttosto versioni caricaturali di giocatori, le divise saranno sufficienti per immergersi nell'atmosfera.



Il tutto viene trasportato in un gioco arcade molto lineare. I comandi sono semplici ma lasciano comunque spazio a una certa tattica. Potremo tirare usando un'apposita barra di precisione, oltre a eseguire contrasti, passaggi, stoppate e persino alley hoop. Avremo sempre tre giocatori in campo, ma le partite non saranno mai troppo frenetiche. Si tratta di uno stile che si adatta a qualsiasi giocatore, tenuto anche conto dei vari livelli di difficoltà disponibili.



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Viva le mascotte



L'elemento più interessante di NBA Bounce è la possibilità di far scendere in campo le mascotte. Queste rappresentano gli animali simbolo delle squadre e potranno giocare al nostro fianco, tra gag e interventi spettacolari. Si tratta di un'aggiunta piacevole, che aumenta l'attrattività di un titolo in grado di attirare chi cerca un'esperienza leggera.



Proprio in quest'ottica, le modalità non sono mai troppo complesse: oltre a sfide secche potremo giocare tornei e stagioni, oltre a una modalità Festa perfetta per il mutiplayer locale. Fino a 4 giocatori potranno affrontarsi in sfide e minigiochi, in una sorta di basket “alternativo” che incarna al meglio lo spirito dell'esperienza. Tante sfide più o meno complesse, che vi strapperanno più di una risata.



Man mano che otterremo vittorie con le varie squadre avremo inoltre accesso a vari collezionabili, come divise e accessori, con i quali potremo personalizzare i vari team. Non si tratta di nulla in grado di stravolgere il gameplay, quanto piuttosto di skin utili per vantarsi con gli amici. Piacevole la grafica super deformed, nonostante l'assenza di volti noti, così come la colonna sonora e gli effetti speciali. Da sottolineare la presenza di traduzione e doppiaggio in italiano, anche se la telecronaca è rivedibile.



Il Platino di NBA Bounce



Trattandosi di un'esperienza arcade, non stupisce che la lista trofei di NBA Bounce punti a premiare la costanza e la dedizione, piuttosto che l'abilità dei giocatori. La maggior parte delle coppe è cumulativa e, per quanto lunghe da sbloccare, non richiederà particolare impegno. Sono anche presenti richieste di miscellanea, come segnare un buzz beater e simili, ma se vi dedicherete al gioco basterà un pizzico d'esperienza per portare a casa un cestistico Platino.




L'articolo NBA Bounce – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

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21 ottobre alle 10:10

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