Zenith – Recensione

Dopo aver riscosso un grande successo all'estero, Zenith arriva in Italia grazie ad Asmodee. Sviluppato da PlayPunk, questo interessante titolo strategico si basa su una meccanica decisamente particolare, che vi sveleremo nel corso della nostra recensione. Saremo stati in grado di conquistare il Senato del Sistema Solare?

Tira e molla

In un mondo come quello dei giochi da tavolo, gli autori hanno spesso una scelta basilare da fare: puntare su meccaniche ben noti nel settore, come potrebbero essere quelle di tile placement, gestione delle risorse e simili, oppure cercare di realizzare qualcosa di mai visto prima. In entrambi i casi, ci sono possibilità e rischi, da tenere bene a mente. Zenith appartiene alla seconda categoria: Grégory Grard e Mathieu Roussel hanno infatti deciso di creare un gioco strategico basato su un sistema molto particolare.

La scatola non tradisce in realtà questa decisione, mostrando due individui dallo stile spiccatamente spaziale, accompagnati da creature robotiche e antropomorfe. Ci troviamo infatti in un futuro remoto, in cui l'umanità condivide il Sistema Solare con Robot e Animod. L'equilibrio tra le fazioni viene mantenuto grazie allo Zenithium, una fonte di energia pulita e rinnovabile. Come spesso però avviene, la convivenza è fragile e il potere del Senato Interplanetario è ambito da tutti.

I giocatori si troveranno invischiati in una sfida di influenza e controllo, dove la strategia e il tempismo sono fondamentali per la vittoria. Sotto il coperchio di Zenith troviamo tre diverse plance, oltre a vari segnalini, 20 dischetti Influenza e la bellezza di 90 carte Agente, che dovremo utilizzare per far pendere l'ago della bilancia dal nostro lato. O, per meglio dire, per tirare letteralmente consensi.

Come si gioca a Zenith

Il termine che abbiamo utilizzato non è stato scelto a caso. Come anticipato, Zenith si basa infatti su un sistema decisamente originale, incentrato sul tiro alla fune. I due giocatori (o quattro, nella variante a squadre) che si sfideranno infatti punteranno a conquistare l'influenza su cinque pianeti. In ognuno di questi, i dischetti d'influenza si muoveranno avanti e indietro sulla plancia in base alle carte giocate e alle tecnologie attivate. Se saremo così abili da far arrivare un dischetto al bordo, il pianeta cadrà sotto la nostra influenza.

Questo sistema molto particolare ha permesso al team di mantenere una grande flessibilità anche sulle condizioni di vittoria, che saranno tre. Conquistando tre dischetti dello stesso pianeta otterremo una vittoria assoluta, con 4 da pianeti diversi una vittoria democratica e infine con cinque dischetti qualsiasi una vittoria democratica. Tutto è molto ben tematizzato, seppure l'influenza “spaziale” si avverta principalmente grazie ai disegni. Le meccaniche e lo stile rendono infatti Zenith un gioco astratto, ma non per questo dotato di meno fascino.

Ma come potremo raggiungere una delle condizioni di vittoria? Per farlo, dovremo mettere in campo i nostri agenti, raffigurati sulle carte nella nostra mano. All'inizio della partita i giocatori ne riceveranno quattro: ogni carta apparterrà a una specifica fazione e avrà delle abilità che sarà possibile attivare una volta giocate. Nel nostro turno potremo, come vedremo, scegliere di sfruttare le carte per cambiare l'influenza sui pianeti, avanzare sul tracciato delle tecnologie oppure ottenere benefici scartandole.

Un vero leader

Le azioni che i giocatori potranno compiere durante il loro turno saranno semplici e chiare. Potremo scegliere di giocare un agente sotto il pianeta del colore corrispondente, pagandone il costo. Riceveremo inoltre uno sconto di 1 moneta per ogni altro agente già presente dal nostro lato, finanche a giocare carte gratis. Una volta inviato, l'agente farà spostare di uno spazio il segnalino influenza del pianeta e attiverà anche effetti secondari più o meno potenti. Potrà capitare di aggiungere carte dal nostro lato, toglierne all'avversario o persino spostare altri segnalini. Se un gettone influenza arriverà sul bordo lo potremo reclamare e andrà sostituto con uno dalla riserva. Saremo però un passo più vicini alla vittoria.

Se non vorremo o non potremo inviare agenti, le carte potranno essere sfruttate per avanzare sul tracciato tecnologia. Progrediremo nell'area relativa alla fazione a cui appartiene l'agente scartato pagando anche le risorse indicate e otterremo sia il bonus della casella di destinazione, sia quelli in tutte le precedenti. Più avanzeremo, quindi, più verremo premiati. Inoltre saranno presenti bonus casuali ottenibili solo dal primo che vi transiterà. Infine potremo scartare carte per ottenere il segnalino leader, che aumenterà il limite di mano prima a 5 e poi a 6 carte. I giocatori si contenderanno il titolo rubandoselo, ma otterranno anche vantaggi in base alla fazione della carta scartata.

Terminato il turno si pescheranno carte fino a tornare al proprio limite di mano e si proseguirà la sfida fino a che uno dei due sfidanti riuscirà a trionfare. La gestione strategica delle carte e la rimozione di quelle del rivale dalla plancia si riveleranno elementi fondamentali per far “sprecare” il denaro e ottenere benefici, puntando alla vittoria finale. Attenzione però alle partite che, mettendosi esageratamente i bastoni tra le ruote, potrebbero notevolmente dilungarsi. Questo avviene soprattutto all'inizio, dato che sarà necessario familiarizzare con le varie tattiche e con le moltissime icone sulle carte. Apprezzabile però in questo senso l'assenza di testo scritto, che rende il gioco comprensibile da chiunque.

Zenith: il tiro alla fune si fa equamente

Dietro a meccaniche semplici da spiegare e da metabolizzare si cela quindi un titolo decisamente tattico. La sfida di Zenith è pensata per partite 1v1, ma vanta anche una modalità per 4 partecipanti, in cui si giocherà a squadre. La particolarità di questa sfida è che il giocatore a sinistra potrà influenzare solo la Terra e i pianeti antecedenti, quello a destra la Terra e i successivi. Ognuno avrà una mano di quattro carte di cui non si potranno svelare informazioni: sarà fondamentale collaborare e utilizzare l'azione di scarto, che consentirà anche di scambiare carte con il compagno, per trionfare.

Questa variante aggiungerà elementi alla formula, aumentando nel contempo la rigiocabilità. Zenith resta comunque un titolo simmetrico, che non sarà quindi affrontabile da un numero dispari di giocatori. Una limitazione che potrebbe sembrare superficiale, ma che per alcuni gruppi potrebbe rappresentare un ostacolo. Chi non avrà problemi in questo senso si troverà ad affrontare un tira e molla di alleanze e rivalità, dove ogni decisione può cambiare il destino dell'universo conosciuto (e ovviamente della partita).

In ultimo, non possiamo non parlare dello stile e delle componenti di Zenith. Detto della tematizzazione spaziale, la scelta di realizzare personaggi cartoon è sicuramente vincente e restituisce l'idea di un titolo sì avvincente, ma mai “carognesco”. Altrettanto piacevoli i materiali, con un'enfasi sui gettoni realizzati in eco-wood che risultano sia di grande qualità al tatto che ecologici. Buona la grammatura delle carte, mentre l'inserto è praticamente inesistente. I sacchetti con ziplock inclusi permetteranno comunque di tenere tutto in ordine tra una sfida e l'altra.

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