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gennyshark

ha scritto una recensione su Primordia

Cover Primordia per PC

Ingiocabile senza la traduzione italiana

... oppure la conoscenza della lingua a livello diciamo di lingua madre. Usa espressioni inglesi non facili da capire e con sottotitoli non bloccabili
Il voto è solo indicativo, in realtà è un ND

0.1

Voto assegnato da gennyshark
Media utenti: 0.1 · Recensioni della critica: 8

gennyshark

ha scritto una recensione su Gray Matter

Cover Gray Matter per PC

ASCOLTATE LA MUSICA DI RAYLEIGH HOLMES! Anche la sua interpretazione in Cognition: Erica! La colonna sonora è grandiosa! Questa cantante, figlia del mitico Robert, è una dea del Canto! E dovrebbe avere ben altra notorietà.
(Chiedo scusa se non mi sono potuto trattenere)

Incipit.
Molti videogiocatori ancora non arrivano a comprendere che giocare un gioco nuovo è come incontrare per la prima volta una persona: c'è un contatto tra caratteri che devono in qualche modo comprendersi. Una recensione di un gioco non può basarsi sull'incomprensione del carattere di un gioco, al riguardo del quale ognuno sicuramente può decidere se esso rientra tra i suoi gusti ed esprimere le sue considerazioni. Ho letto critiche a questa avventura riguardo il fatto che non si sa cosa fare, che si resta spaesati, e via di questo registro: se per tali motivi si stronca una opera con recensione negativa, questo è dovuto alla acerbità di maturazione del giocatore, e non è giusto nei confronti di questa opera che magari non assurgerà all'Olimpo delle avventure. Un avventuriero quando si avvicina per la prima volta ad una avventura comincia a valutarla: c'è poca interazione con l'ambiente? Ok, vediamo di girare un po'. Ci sono molti dialoghi? Leggiamoli, forse gli autori vogliono rimarcare un aspetto della loro creazione. Come faccio ad interagire? C'è una caccia al pixel? Va bene, armiamoci. Quali sono i metodi di inventario? Si possono combinare gli oggetti? E' un 'mondo aperto' oppure il gioco mi abilita interazioni quando possibili? Posso prendere tutto ed interagire sempre, oppure il gioco vuole degli sviluppi precedenti? E' del tipo 'sviluppi al secondo giro'? Mi innervosisco e mi disturbo perché l'avventura non va secondo quanto penso? Quest'ultimo è il maggior pericolo, se si vuole proseguire a gustare l'avventura bisogna calmarsi, estraniarsi con altre attività, e ritornare avendo acquisito un po' di più del carattere del gioco. Ovviamente è sempre possibile astenersi dal continuare, ma questo non per 'colpa' dell'avventura.
Forse non digerisco le critiche perché mi stanno 'toccando' la mia Jane, ma credo sia un lato minore perché questo comportamento videoludico lo vedo riguardo molti altri giochi.

Qualche riflessione
Non faccio una vera recensione. La grafica è 3D tranne le scene intermedie disegnate a mo' di fumetto. L'interazione è abbastanza 'povera' e si può interagire secondo binari ferrei prefissati. Gli enigmi sono logici, con qualche eccezione.
Ma questi sono aspetti, ad eccezione forse delle scene di intermezzo, che non contano con le avventure di Jane: per esempio ho trovato la metodologia grafica di Erica azzeccatissima e suggestiva, per cui non sempre è un aspetto di cui Jane non tiene conto.
Vorrei invece soffermarmi sui principali interpreti dell'avventura.

ATTENZIONE, DOPO SPOILER!!!

Samantha Everett
Il tema dell'ESP o comunque riguardante gli aspetti extrasensoriali e/o sovrannaturali è ben presente nelle opere di Jane. Forse non tutti hanno riflettuto, ma per smascherare gli imbroglioni che approfittano della credulità umana non c'è bisogno degli scienziati, che seguono un paradigma per cui dall'altra parte c'è un mondo 'sincero', cioè la Natura, bensì degli esperti dei trucchi, cioè i prestidigitatori o i maghi che dir si voglia.
Ed ecco la nostra Samantha, la maga in cerca di gloria! Quando l'ho vista la prima volta ho pensato che l'avventura avrebbe preso la piega di confutazione di questo mondo di del sovrannaturale, come con Sherlock nel Mastino dei Baskerville: e invece...
Samantha è una donna che porta sepolti dentro di sè i traumi della sua fanciullezza. Ma adesso, da adulta, agguerrita frequentatrice delle strade del mondo, vive con il suo animo leggero noncurante delle profonde ferite interne ed è presta nel barcamenarsi tra le mille difficoltà della vita. Ha una dignità che non si direbbe, vista la sua occupazione di prestidigitatrice, che apparentemente la avvicinerebbe di più a lati più truffaldini e di pochi scrupoli morali del carattere umano. Da vera opportunista prende la palla al balzo per sbarcare il lunario e scroccare qualche giorno di paga al famoso dottor David Styles. Ma poi diventa quasi il suo cane da guardia, ed alla fine decide di arrestare il suo vagare nel mondo e gli si appiccica addosso, proteggendolo come una chioccia; non credo che qui faccia vincere il suo opportunismo di avere un posto sicuro e remunerato, ma potrebbe anche essere, anche se per farlo deve decidere di rinunciare all'ebrezza della vita libera.
Io credo che la predisposizione delle donne ad occuparsi di uomini in difficoltà abbia la sua parte: ma bisogna considerare che David Styles è un uomo molto affascinante, e che forse Sam non è immune a questo fascino. Mi piace molto la sua faccia da matrona e da furbetta che ha alla fine dell'avventura quando comunica ad Helena la sua decisione di restare.

Dr. David Styles
Mi attira perché è un uomo tutto di un pezzo, granitico nella sua fedeltà alla sua adorata Laura. Anche alla fine non si nota nessuna predisposizione sentimentale o sessuale per la bella Sam; però lui abbandona la sua precedente decisione di mandarla via, perché forse capisce la qualità della donna che ha a fianco come segretaria. Ed alla fine è in combutta con lei quando, seguendo la sua indole professionale,cerca in tutti i modi di recuperare Angela, la donna che ha ucciso la sua adorata Laura. Da questo momento, in cui si affiata con lei, sembra nella rete di Sam.
PS: l'enigma un po' illogico a cui facevo riferimento riguarda proprio David. Ad un certo punto lui ha bisogno di un diagramma per capire un aspetto del cervello: capisco che se avesse avuto bisogno di avvitare una vite philips avrebbe dovuto documentarsi, ma un luminare della neuropsicologia che non conosce il cervello!

Angela Mulholland
Il personaggio più travagliato di tutta l'avventura. Jane ha strappato agli uomini ancora una volta ruoli maschili per antonomasia: e mentre in Cognition si trattava del feroce assassino seriale, qui si tratta dello stalker. Angela persegue maniacalmente David. Lo vuole febbrilmente per se, lo pedina, lo spia, ossessionata da lui. E' una donna che vive laceranti colpe interne, con l'intimo squassato da terremoti emotivi forieri di pazzia. E' una donna in cerca di aiuto, senza averne. Non mi piace l'equazione: poteri paranormali=pazzia, ma forse non c'è questa tesi nell'avventura, c'è solo una donna lasciata a se stessa ed ai suoi fantasmi interni; una donna che vuole redimersi cercando di rimediare ad i suoi errori, dandosi a David come alter ego di Laura.

Laura
Io credo che Jane abbia stabilito che Laura si manifesti effettivamente dopo la morte,e che non sia una proiezione psichica di David.

Helena Beaugard
All'inizio tutti la abbiamo etichettata come la classica donna vuota, piena della sua cura per l'immagine e per i pettegolezzi, da 'Oh che sciagura, mi sono rotto una unghia!'. La sua caccia a Charles, come trofeo per il suo smisurato ego edonistico, ha successivamente accentuato l'impressione. E invece no! Forse disegnandola Jane ha voluto ribadire che il cliché di origine maschile della donna vanitosa senza cervello è immaturo, e che non sempre la bionda che si trucca e che mostra comportementi sciocchini implica per forza che non sia di spessore. Helena è la amica più fraterna, anzi sorellona, di Sam.

Anche se è dura, spererei in un Gray Matter 2, e la speranza è l'ultima a morire

8.1

Voto assegnato da gennyshark
Media utenti: 8.2 · Recensioni della critica: 8

gennyshark
Cover Cognition: An Erica Reed Thriller per PC

(Recensione su Steam)
Il titolo di questa piccola recensione potrebbe essere: ancora lei. Si, lei: Jane, Jane Jensen!
Dalla sua penna è scaturita una storia intrisa del suo animo, con tematiche a lei care: tragicità e tinte sanguinolente, spiritismo e fenomeni occulti, legami tra persone sui generis sfocianti spesso e volentieri nell'omosessualità.
Direi che questa avventura è un capolavoro. Una meravigliosa colonna sonora della bravissima Raleigh Holmes degna di una standing ovation. Una atmosfera coinvolgente costruita facendo ricorso anche tecniche fumettistiche evocative. Ma è giusto, poi, che una opera di immaginazione approfitti di facili appigli emotivi per fare presa sul fruitore dell'opera stessa? Vecchio ma ancora sempreverde e non risolto quesito: e giustappunto questa avventura sfrutta elementi che scatenano fortissime emozioni di commozione, orrore, rabbia e vendetta.
Le capacità speciali di cui godono Erica e Cordelia, che si arricchiscono evolvendo a mo' di RPG, danno spunto ad enigmi del tutto particolari, spesso complessi, ma, a dispetto dei connotati paranormali degli stessi, mai illogici. Nel quarto episodio si aggiunge una ulteriore caratteristica: molto probabilmente in questo modo si corre il rischio di mettere molta carne a cuocere.
Anche prestigiose testate di settore hanno additato come difetto la supposta macchinosità dei movimenti dei personaggi; ebbene, chi mal sopporta tempi lunghi si astenga dal giocare questa avventura: Erica per alzarsi da una sedia ed uscire ci mette qualche secondo, ce se ne faccia una ragione. Io penso che qualche scena di intermezzo più incisiva o qualche introspezione dei personaggi più curata sarebbe stata auspicabile, ma forse sarebbe consigliabile una seconda scorsa dell'opera.
In definitiva chi si volesse cimentare in essa avrà come ricompensa una esperienza indimenticabile.

Aggiornamento
SPOILER DOPO!

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Appendice: de le protagoniste
Le protagoniste sembrano essere molto 'maschili': non perché non indulgono molto nelle loro doti femminili, quanto piuttosto perché assumono ruoli che sarebbero potuti essere ricoperti tranquillamente da uomini senza far notare quasi nessuna differenza. Cordelia si muove come nel ruolo delle matriarche di famiglia, quelle che siamo abituate a vedere nei serial televisivi delle famiglie ricche o mafiose. Tortura e sevizia come un qualsiasi Freddy Krueger. Erica fa a pugni e si muove come uno dei tanti rudi detective a cui ci hanno abituato le serie noir. Ma in ambedue poi la femminilità si intravede, nelle loro piccole incertezze, nell'affetto di Erica per il papà: come ci ha mostrato la Lara Croft delle ultime uscite, le donne vogliono essere quello che vogliono, e non sempre le ammaliatrici compiacenti verso i loro uomini.
Cordelia è il personaggio che spicca di più, secondo me. E' complesso, come è complesso spiegare come una 'figlia di famiglia', senza nessuna predisposizione perversa e nascosta, possa diventare quello che diventa: se la seguiamo nelle prime fasi mai penseremmo che sarebbe diventata una fredda assassina. Mi domando: ma nella realtà una persona normale può mai diventare un 'mostro'? Jane Jensen, e gli altri autori dell'avventura, pensano di sì, ed io credo che nessuno al di fuori di una donna possa essere così determinata e fredda nei suoi propositi. Mi sarebbe piaciuto capire meglio l'evoluzione di Cordelia verso la sua fase di spietata assassina, ma questa è una avventura, non un trattato di psicologia
Cosa c'è da dire su Erica? Erica è l'orfana di Cordelia, la vedo un po' spaesata senza di lei, anche se lei non lo sa. Cordelia la tira in ballo, la istrada, la spinge a non essere una assassina. Ma alla fine Cordelia si fa carico delle sue responsabilità, decide per tutte e due cosa è meglio fare: la sua morte la innalza a figura indimenticabile.
Però peccato, perché la sua morte mi ha tolto molto.

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