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iKuras

ha pubblicato un'immagine nell'album Top 2020

Quest'anno ho pensato di fare una tier list da normie al posto di una classifica, in primis per mettere i giochi in una scala di valori assoluta anziché in una relativa, in secundis per risparmiarmi la grana di mettere un titolo sopra ad un altro. Inoltre ho inserito anche i titoli rigiocati in questo 2020, non solo quelli giocati per la prima volta, per incicciottire un po' la lista. Scriverò due parole solo sui punti salienti.
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TIER S:

-Bloodborne: Non c'è nulla che non abbia amato in questo titolo, ma premio in particolare la direzione artistica e l'atmosfera, un incontro tra gotico e lovecraftiano che per me è come il paradiso. Esplorare le ambientazioni piene zeppe di creature orribili e scorci mozzafiato è un piacere, grazie anche al combat system fluido e veloce, che premia un atteggiamento aggressivo ma sempre ragionato. La difficoltà è perfettamente bilanciata, con un livello di sfida alto ma mai frustrante, anche per un neofita dei Souls come me.
Unico appunto, giusto per triggerare i puritani: il tragitto lanterna-boss dopo ogni sconfitta non aggiunge nulla al gioco, è solo snervante.

-Silent Hill 2: Come nel predecessore, anche qui ogni elemento, su tutti il sound design magistrale, è combinato alla perfezione per farci sentire come se ci trovassimo noi stessi nell'inferno (o purgatorio?) vissuto dal protagonista.
La narrazione è più guidata, ma ci sono comunque alcune parti di trama sparse in documenti qua e là, per premiare i più curiosi. Viene accantonata la storia della setta di SH1 in favore di una diversa, introspettiva, ambientata in un' "altra" Silent Hill, non più quella di Alessa ma quella di James. E, indirettamente, anche quella dei pg secondari: il giocatore vede il mondo attraverso gli occhi del protagonista, ma è implicito che ognuno dei personaggi si trovi, nello stesso momento, nella "propria" Silent Hill. Ed è proprio questo che mi ha affascinato particolarmente: l'immaginare, grazie all'ottima caratterizzazione psicologica, come fossero le Silent Hill parallele vissute da Angela, Eddie o Laura. In SH la paura non viene da banali jumpscare, ma dal mondo di gioco. Non da quel che vedi, ma da quello che POTRESTI vedere, ciò che potrebbe esserci ma che è ancora nascosto, e penso che le SH parallele siano un contributo importante a questa sensazione di costante ansia.
Piccola chicca è il sistema dei finali, che non si basa sul completamento di determinate quest ma sulle azioni e sullo stile di gioco: mantenere la salute bassa o alta, esaminare più volte alcuni oggetti, sono alcuni degli elementi che influenzeranno un punteggio invisibile, che andrà poi a determinare il finale ottenuto.

-Nier: Automata: Ultimamente va di moda dire che N:A è "filosofia spicciola". Grazie al cazzo, direi io. È pur sempre un videogioco, non un trattato di filosofia. Il bello sta in COME veicola i suoi spunti di riflessione, attraverso la storia e la narrazione. Ma questo vale per ogni opera di finzione, non solo per Nier, mi triggera solo che venga accusato lui per quello che è in realtà un peccato (se così si può definire) universale.
Detto questo, gioco della madonna, combat system divertentissimo, ost da orgasmo e trama stupenda, anche se forse mi è piaciuta un filino meno rispetto a quella del primo Nier.
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TIER A:

-Downfall (2016): Remake del primo capitolo della trilogia Devil Came Through Here, fatto per ricollegarsi a The Cat Lady. Il gameplay è un more of the same di quest'ultimo, un'avventura grafica classica e un po' grezza. Il suo pregio è la storia, anche qui incredibilmente matura e inscenata da protagonisti tremendamente verosimili, che si muovono su uno sfondo sospeso e onirico in una sorta di particolare ossimoro. L'atmosfera è quella tipica di Michalsky, ma rispetto a TCL l'horror è ancora più grafico; di contro, la "pesantezza" è molto affievolita, forse a causa dell'ambientazione che rimane praticamente la stessa per tutto il gioco, eliminando ben presto l'ansia generata dalle possibili "sorprese".

-Cuphead: Una vera e propria gioia per gli occhi. Lo stile riprende in maniera egregia i cartoni anni '30, prendendo ispirazione da vari personaggi più o meno conosciuti, e per un appassionato di animazione cogliere o scoprire di volta in volta gli infiniti riferimenti è praticamente metà del divertimento. Ma ancora più elogi meritano le animazioni, completamente fatte a mano ma talmente fluide da rivaleggiare con quelle in tecnica moderna.
Tuttavia il gioco non è solo questo: all'ineccepibile comparto tecnico è affiancato un gameplay da run&gun abbastanza classico, incentrato più sulle boss fight che sui livelli a scorrimento, caratterizzato da una difficoltà particolarmente elevata, a volte frustrante, ma sempre molto divertente.
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TIER B:

-Spiritfarer: Gioco molto chill, con una grafica 2d pulita e suggestiva, che è sicuramente il suo punto di forza. Il problema è che, a differenza di Cuphead, questa non viene coadiuvata dal gameplay, che risulta troppo meccanico,lento e ripetitivo, e impiega davvero troppo tempo per esprimere tutte le sue potenzialità. Supera comunque la sufficienza.
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TIER C:

-Pokémon Ultra Sole: All'inizio mi aveva colpito moltissimo. Mi piacevano i paesaggi (chiudendo un occhio sul comparto grafico pietoso), i modelli, la formula che sembrava tentare di svecchiarsi, e non capivo le critiche. Poi sono andato avanti, e ho capito. I paesaggi erano sempre gli stessi. Le città erano sempre le stesse. I modelli degli npc erano sempre gli stessi. E anche la formula, alla fine, era quasi la stessa: peccato che quel "quasi" fosse un peggioramento, e non un miglioramento. Non parliamo poi di storia e dialoghi, talmente stupidi da mettere in imbarazzo anche un bimbo di 3 anni.
In tutto questo merdaio c'è una cosa che salvo: il pokédex. Lo stile rompe completamente con i precedenti capitoli, e penso che la sinergia tra pokémon e regione non abbia mai neanche sfiorato questo livello. Anche i pokémon più brutti hanno il loro perché, nel contesto di Alola. Peccato che le nuove specie siano quasi tutte rarissime rispetto a quelle vecchie, e un bambino che gioca normalmente arriverà sicuramente alla fine non avendone viste almeno un 40%. Bel lavoro Game Freak, è proprio questo il senso della serie, grandissimi.
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-SMT DeSu Overclocked: Sìsì r/Megaten hai proprio ragione, assolutamente è uno dei megaten migliori, forse il miglior spinoff, certo è davvero meglio di DDS, Devil Summoner, Persona, ci mancherebbe, non è assolutamente tra i 3 peggiori giochi che abbia mai giocato vai tranquillo.

Grazie e buon anno a chi leggerà tutto, scusate il papiro rotfl