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The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D



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Console: Nintendo 3DS
Sviluppo: Nintendo EAD & GREZZO
Pubblicazione: Nintendo
Data di Rilascio: 13 Gennaio 2015 Versione PAL
Modalità di gioco: 1 Giocatore
Genere: Action/Adventure




L'attesa è quasi finita! Finalmente sta per arrivare il remake tanto ambito dai fan e non solo! Si è parlato tanto di questo titolo, il quale fece scalpore anche all'epoca. Tra fan estremi, amatori e detrattori, Majora's Mask riuscì comunque ad essere un prodotto unico e particolare (pur arrivando dopo uno dei migliori giochi di tutti i tempi: sua maestà Ocarina of Time), nonché un grandissimo capolavoro con uno dei concept più geniali ed originali di sempre! E quest'oggi andiamo ad analizzare The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D, il remake che sta per approdare il 13 di questo mese, in esclusiva per Nintendo 3DS... Il ritorno tanto atteso, intriso di nuova luce!




Un gradito ritorno... in 3D!
Questo remake era veramente nell'aria da parecchio. Eiji Aonuma e co. ci hanno fatto soffrire per un bel po' di tempo, tra indizi ed altro, come ad esempio la maschera di Majora presente in A Link Between Worlds, oppure la presenza di Zelda Williams, figlia del celebre attore ormai scomparso, Robin Williams, all'E3 2014 o ancora un annuncio da parte del team GREZZOche cercava staff per dar vita ad una leggenda (loro che hanno riportato, insieme a Nintendo, Ocarina of Time su 3DS), e così via. Insomma, pur non lasciando trapelare nulla di ufficiale, era ormai chiaro che sarebbe arrivato questo remake, tanto atteso e desiderato, il quale apporta delle notevoli migliorie rispetto all'originale, sia a livello tecnico che puramente di gameplay, nonché delle gratificanti aggiunte. Un lavoro senza alcun dubbio più accurato e di gran lunga migliore rispetto a quello fatto per Ocarina of Time 3D, rendendo quindi Majora's Mask 3Duno dei migliori remake partoriti da Nintendo (e finalmente, aggiungerei).



In ogni caso, perché è così amato questo capitolo della saga Zelda? E perché, allo stesso tempo, per molti si è rivelato una delusione? Innanzitutto, diciamo che questo è uno degli episodi della saga più atipici che siano mai stati concepiti dalla Nintendo. Il suo concept è originalissimo, nonché molto particolare. Le tematiche che tocca ed affronta furono – e sono ancora oggi – del tutto differenti da quelle standard a cui la saga ci ha abituato; per non parlare poi dell'atmosfera, incentrata molto sul creepy e tetro, toccando dei concetti peculiari sulla morte e trattando anche con filosofia alcuni dei dubbi più ricorrenti della nostra vita. A tutto questo va poi aggiunto lo stile grafico cupo che donava quel tocco in più ed il pathos adatto per caratterizzare al meglio tutto ciò che il gioco affronta, però parlo appunto al passato poiché su 3DS un po' si è perso, dato che i colori sono di una tonalità molto più viva e accesa rispetto alla versione originale. Tuttavia, non si è perso quel fascino contemplato da un gameplay solido ed avvincente, intriso dalla magia di un concept caratterizzato dal connubio perfetto tra folle genialità e fresca originalità, immerse in un universo nato sì daOcarina of Time, ma che si differenzia in modo assoluto da quest'ultimo, facendo vivere il videogiocatore in una realtà totalmente unica e molto particolare, lontana dall'epicità del suo prequel, toccando un'enfasi del tutto diversa. Mai scelta fu più saggia, perché nessun seguito sarebbe mai potuto essere lontanamente paragonabile a quello che è il miglior capitolo della saga... nessun prodotto sarebbe stato intenso come quello e quindi Nintendo decise bene di stravolgere tutto, pur mantenendo ciò che di buono aveva portato e rivoluzionato con OoT.



Ciononostante, quindi, il remake mantiene intatte tutte queste peculiarità e probabilmente sacrifica un po' il suo effetto cupo (ma comunque solo in parte, sia chiaro), ma in cambio dona un restyling strepitoso, pazzesco ed ineccepibile. La qualità raggiunta è veramente eccelsa e sopraffina ed ogni elemento e stato ritoccato con sapiente cura e maestria! Ogni tassello che forma il mondo di Termina ha subito delle superbe migliorie, rimodellando e rifinendo tutte le texture e i poligoni, con una pulizia incantevole e che colpisce all'occhio, svecchiando il gioco molto più del dovuto (essendo un titolo già troppo avanti per l'epoca). Stesso discorso dicasi per il design dei vari personaggi, tutti ridefiniti e ottimizzati e addirittura tutte le maschere hanno subito un restyling che si può notare già dall'apposito menù, nonché una volta indossate. Come ribadito, poi, i colori sono più vivi ed accesi rispetto a quelli scuri utilizzati su Nintendo 64 per donare l'effetto tetro, in parte dovuto in primis alle caratteristiche tecniche dell'hardware, ma bisogna anche dire che un ritocco ai colori era veramente necessario, dato che molte location all'ombra e quindi più scure erano il male su Nintendone, perché infatti non si riusciva ad intravedere nulla, mentre su 3DS, anche nei luoghi al buio, l'occhio non si sforza perché tutto è ben visibile e chiaro. Peccato non averlo potuto giocare e godere su New Nintendo 3DS, perché l'effetto 3D è veramente d'impatto!
La profondità riesce a donare davvero un senso di immedesimazione più viva ed intensa che sicuramente sulla nuova console avrebbe giovato di più visto che essa migliora proprio il 3D.



E per quanto riguarda la colonna sonora, come per il remake di OoT, non vi sono particolari cambiamenti, il che risulta comunque un bene, data la maestosità della soundtrack composta dal maestro Koji Kondo per questo superbo titolo. Ogni traccia composta trasuda in ogni singola nota quel misto perfetto di emozioni e sentimenti che arrivano a toccare anche l'inquietante, in modo tale da rendere ancora più viva e a tratti tenebrosa l'atmosfera particolare del gioco.




La maschera di Majora...
Seppur si tratti di un remake, molti si avvicineranno a questo capitolo di Zelda proprio grazie a questa riproposizione per Nintendo 3DS, pertanto una ripassatina sulla trama non farà di certo male: tutto ruota intorno alla maschera di Majora, come può suggerire anche il titolo del gioco. Essa è una maschera intrisa da un'aura malvagia che influenza la mente di chi la indossa, portandolo a commettere infrazioni ed atrocità. Le origini sono del tutto sconosciute e la tribù di appartenenza è scomparsa e nessuno sa che fine abbia fatto, lasciando un'alone di mistero dietro a tutto ciò.



Il nostro eroe si troverà coinvolto in un'avventura in modo del tutto casuale. Egli, dopo le vicende di Ocarina of Time parte alla ricerca di un'amica (chi, non ci è dato sapere, ma possiamo immaginare...) e durante il cammino si imbatterà in Skull Kid, il quale indossa proprio la maschera di Majora, rubata all'Happy Mask Salesman (il felice venditore di maschere) che tutti abbiamo avuto modo di conoscere nel prequel (così come Skull Kid). Il cattivo di turno, importunerà Link e gli ruberà la cavalla, Epona e l'Ocarina del Tempo... un regalo della principessa Zelda; così, il nostro eroe si avventa subito all'inseguimento di Skull Kid, aggrappandosi proprio alla sua cavalla e dopo una serie di peripezie si ritroverà trasformato in un Deku da quest'ultimo, raggiungendo poi il mondo parallelo di Termina, dove le cose non sembrano delle migliori: mancano tre giorni di tempo prima che la (stramba) luna si schianti su Clock Town (adattata in Cronopoli... lasciamo stare), distruggendo quindi tutto il mondo. Ed è proprio alla mezzanotte del terzo giorno che ci sarà anche il Carnevale del tempo, ma resta una ricorrenza che gli abitanti non potranno festeggiare in quanto la fine è ormai vicina!
Ci ritroveremo quindi in un mondo sconosciuto e come se non bastasse non con le nostre sembianze originali.



Il compito iniziale sarà quindi quello di recuperare l'ocarina dalle grinfie di Skull Kid e cercare un modo per tornare normali e nel proprio mondo di appartenenza... finché la stessa ocarina non si rivelerà l'unico mezzo per affrontare la minaccia della luna, nonché un metodo per tornare alle sembianze originali. Ed è qui che il vero scopo di Link si paleserà dinanzi a noi, ossia quando egli saprà che per tornare nel suo mondo dovrà prima in qualche modo risolvere i problemi di Termina e, soprattutto, restituire al venditore di maschere la maschera di Majora per evitare altro male. Scoprendo di poter alterare il corso del tempo, nonché di tornare al primo giorno non appena la situazione si fa critica, Link si avventurerà alla ricerca dei quattro templi presenti in Termina, superando numerosi ostacoli e varie peripezie, finché non otterrà ciò per cui lotta!



E se il concept di trama risulta particolarissimo, unico ed originale, come il tutto viene adattato ed implementato al gameplay lo sarà ancora di più! Majora's Mask riesce veramente a sfruttare al meglio l'idea geniale dei viaggi nel tempo e dei tre giorni alla fine del mondo, in un modo impeccabile e semplice, rendendo non solo questo episodio uno dei più atipici e particolari della saga, ma anche uno dei titoli più sorprendenti di sempre! E se il lavoro all'epoca fu superbo, rivivere il tutto in questo splendido remake con i dovuti accorgimenti, aggiunte e migliorie, rende l'esperienza di gioco ancor più eccelsa rispetto all'epoca, nonché per tutti, sia per coloro che come me hanno avuto modo di godersi Majora's Mask ai tempi della sua uscita, sia per chi si avvicinerà la prima volta a questo capitolo.



Come per la versione originale, anche il remake prende tutta la struttura dal prequel per 3DS. Quindi, tutto quello che di buono è stato implementato in OoT 3D lo ritroveremo in questo episodio, con piccole migliorie non indifferenti. Avremo gli appositi quattro slot per gli item e gli equipaggiamenti anziché i tre della versione originale, mentre altri due saranno già riservati all'ocarina e all'immaginografo, per un totale quindi di sei slot sfruttati anziché tre. A differenza del prequel, siccome il New 3DS dispone di un secondo analogico, Majora's Mask 3D supporterà anche il Circle Pad Pro, periferica che torna finalmente attiva dopo anni di inutilizzo. Sembrerà cosa da poco, ma poter controllare e gestire la telecamera a piacimento dona nuova linfa al gameplay, permettendo anche un controllo maggiore nei vari combattimenti e non solo, lo stesso infatti dicasi per quando si utilizzano le particolarità delle maschere di trasformazione. È proprio questo, poi, il punto forte del gioco: esso si basa su una vasta gamma di maschere, ognuna delle quali utile per una determinata situazione di gioco e per poter ottenere quindi qualcosa, ma tre in particolare (o meglio quattro, se consideriamo la maschera finale, Fierce Deity Mask) permettono a Link di assumere le sembianze di un Deku, di un Goron e di uno Zora. Ognuna di esse dona quindi a Link le abilità speciali delle rispettive razze: diventando Deku Link, ottiene l'abilità di entrare nei fiori Deku e di poter dunque volare per un po' di tempo, nonché di sparare delle bolle; trasformandosi in Goron Link, invece, egli potrà contare su una forza bruta di gran lunga superiore alla norma, così da poter premere interruttori più grossi o spostare blocchi enormi e tante altre piccolezze, con in più la possibilità di roteare su se stesso a mo' di ruota, tipica caratteristica dei Goron.
In Zora Link, chiaramente, il nostro eroe acquisisce l'abilità di nuotare come un pesce e di non annegare siccome potrà respirare anche sott'acqua.



Tutte e tre le trasformazioni hanno poi subito delle notevoli migliorie e dei piccoli accorgimenti. Sarà presente un mirino quando sparerete le bolle con Deku Link, senza contare che quest'ultima sarà caricata più velocemente e non verrà rilasciata se non gonfia al massimo. Nella trasformazione in Goron, invece, Link esegue gli attacchi in modo molto più veloce rispetto alla versione originale e qui sarà possibile roteare semplicemente premendo il tasto A una sola volta, anziché tenerlo premuto, e poi andando avanti, in modo da poter utilizzare il secondo analogico per gestire la telecamera. Con Zora Link, ritroviamo sempre gli attacchi eseguiti più velocemente e un cambiamento nei comandi del nuoto.
Come l'originale, il titolo si sviluppa in quattro dungeon principali dove vengono sfruttate al meglio tutte le abilità delle maschere di trasformazione, oltre che contare su puzzle veramente particolari ed interessanti, alcuni dei quali veramente ostici. Unico neo è che la struttura di questi nel design non è molto ispirata e purtroppo solo i miglioramenti grafici non bastano. A tratti, infatti, risultano un pochino incasinati, soprattutto gli ultimi (ma più a livello estetico). Ciononostante, i dungeon restano comunque di qualità e sfruttano al meglio tutte le trasformazioni, con enigmi ad hoc per ottenere il massimo rendimento delle caratteristiche di ognuna di esse. Cosa molto importante è che in questo remake le boss battle hanno subito delle modifiche! Si passa da quelle leggere dei primi due dungeon, a quelle più complesse degli ultimi due, dove davvero gli sviluppatori si sono sbizzarriti, aggiungendo fasi di combattimento in più, dannatamente avvincenti tra l'altro, rendendole così una sorpresa anche per coloro che hanno giocato l'originale e donando un tasso di impegno più elevato, tra l'altro, il che è ben gradito.
Per quanto riguarda gli equipaggiamenti, ci troveremo dinanzi a molte armi viste sicuramente in Ocarina of Time. Elemento interessante è che potrete finalmente equipaggiare le diverse frecce magiche contemporaneamente, rendendo il tutto più immediato e d'impatto.



Una delle modifiche migliori è senza alcun dubbio quella apportata al Bomber's Notebook, il quale risulta molto più completo, adesso. Se prima avevamo solo la lista di un certo numero di personaggi e ciò che svolgono nell'arco dei tre giorni, ora tramite la nuova versione avremo modo di tener d'occhio tutti gli eventi in cui ci imbatteremo nel corso del gioco, così da non perdere di vista nulla. Ogni evento verrà infatti riportato come Evento in corso di indagine, mentre quelli completi finiranno nella voce Eventi Risolti, ma non mancheranno dei pettegolezzi, i quali non sono altro che suggerimenti da parte dei vari Bombers che in questo remake vengono salvati e riportati nel nuovo Bomber's Notebook nell'apposita voce. Così, avendo ogni notizia e suggerimento a portata di mano, il giocatore avrà modo di controllare qualsiasi cosa quando e come gli pare. Potrete persino mettere una Sveglia se ad una determinata ora succede qualcosa e non volete dimenticare, così da potersi concentrare tranquillamente sulla missione principale, senza la preoccupazione di perdersi un qualsivoglia evento secondario o quel che sia, dato che Tatl (adattata in Taya) vi avviserà allo scoccare dell'ora in cui avete selezionato la sveglia.



La particolarità di questo Zelda è come esso si sviluppa nei tre giorni di tempo attraverso gli eventi principali e le molteplici e fantastiche subquest (tra le migliori in assoluto della saga), le quali vengono attivate ognuna in un certo modo e quindi molto spesso ci si trova nella situazione che facendo una determinata cosa non faccia attivare un'altra, e viceversa, il che implica che spesso e volentieri i vari eventi vanno risolti in ordine diverso per ottenere tutto quello che si cerca dai vari personaggi del gioco. Mai come in nessun episodio della saga, vi è stato un rapporto così importante tra Link e i personaggi secondari nella saga di Zelda, nonché la cura così estrema in ogni singolo dettaglio e dialogo, ma questo capitolo resta particolare anche per questo. Strutturandosi in tre giorni di tempo, ogni personaggio conduce le proprie attività e in base alle nostre scelte le loro azioni possono cambiare ed influire nel mondo di Termina. Gli scenari possibili sono davvero molteplici e quindi per fare tutto al 100% sarà necessario rifare ogni cosa in tutti gli ordini possibili, per ottenere tutto quel che serve. Oggi non è sicuramente nulla proprio di nuovo (anche se non si vede sempre accurato in tal modo), ma pensate cosa fu per l'anno 2000. Inoltre, una caratteristica interessante è che con la melodia dedicata al mandare in avanti il tempo ora è possibile selezionare l'orario a piacimento, mentre nell'originale vi era solo il passaggio dalla mattina alla sera e viceversa. Nel remake, invece, potrete selezionare qualsiasi ora della giornata, in questo modo vengono annullati anche alcuni tempi morti di gioco che possono capitare soprattutto una volta che lo si conosce abbastanza, dovendo fare subquest ed eventi secondari (specie quando a volte vanno ripetuti per ottenere delle cose o altro). A tutto questo vi è inoltre la possibilità di pescare in due aree specifiche di Termina, un'aggiunta molto particolare che permette anche di sfruttare in modo diverso le maschere presenti nel gioco per catturare pesci diversi. Ovviamente, oltre alle maschere, potrete sfruttare anche i cambiamenti climatici dei tre giorni, infatti alcuni pesci usciranno allo scoperto solo con la pioggia (e qui potrete sfruttare pure la Song of Storms) oppure quando la terra trema (mentre qui dovrete attendere il terzo giorno, dato che la luna sarà più vicina e farà quindi tremare tutto). Tutti i pesci catturati saranno poi riportati in una sorta di diario che si trova proprio nelle due aree da pesca.



Per chi non lo sapesse, una volta tornati al primo giorno, tutti gli eventi si "azzereranno", quindi ogni cosa tornerà all'inizio, ma non verranno persi i progressi fatti (chiaramente) e gli oggetti e gli equipaggiamenti ottenuti, ma i dungeon potranno essere riaffrontati nuovamente, così come la boss battle. Chiaramente non sarà necessario rifare tutto, infatti all'entrata di ogni dungeon vi sarà un portale che porta direttamente alla stanza del boss. Ovviamente, sconfiggere nuovamente il boss di un dungeon serve per "bonificare" l'area ed ottenere quindi dei cambiamenti ambientali e non solo che risulteranno poi utili ai fini delle subquest e quant'altro. In ogni tempio ci sono inoltre 15 fatine da raccogliere. Le ubicazioni sono rimaste più o meno tutte fedeli alla versione originale, e solo qualcuna è stata spostata, ma niente di grave.



Parlando invece delle caratteristiche del Nintendo 3DS, esso viene sfruttato come già visto in Ocarina of Time 3D, ma vi sono delle particolarità in più, come ad esempio la possibilità di poter modificare le opzioni di gioco, come ad esempio abilitare o meno il Circle Pad Pro, aumentare il volume, modificare l'asse della telecamera tra normale ed invertito ed altro ancora, tra cui la possibilità di rimuovere o meno i sensori di movimento, che per quanto divertenti e simpatici, per alcuni possono risultare un fastidio (quindi una comodità per coloro che li hanno odiati nel prequel). Insomma, quindi, a seconda di come uno gioca, così imposterà le opzioni della propria partita. La mappa sarà sempre visibile sul touch screen e sarà possibile anche zoomare, per avere una visione più chiara di quello che c'è sullo schermo superiore.



Il titolo in se dispone di soli quattro dungeon e potrebbe sembrare poco longevo, ma possiamo assicurarvi che per risolvere ogni parte pre-dungeon implica il dover impegnarsi per molto tempo, senza contare che se si vuol analizzare ogni singolo aspetto del gioco per parlare con tutti i personaggi ed approfondire tutti i legami tra di loro e scoprire tutti i segreti presenti nel mondo di Termina, allora Majora's Mask 3D diventa davvero infinito ed intenso. Le subquest sono molteplici, così come i minigiochi e le tante cose da fare. Ogni maschera servirà per un obiettivo in particolare e tutte avranno quindi una loro importanza ai fini del completamento globale del gioco, senza dimenticare che raccogliendo tutte e 23 maschere permette di ottenere la maschera finale: Fierce Deity Mask!



Per concludere, a differenza della versione originale, il sistema di salvataggio è stato reso più accessibile e meno frustrante. Questa volta non si salverà tornando indietro nel tempo, ma tal cosa sarà possibile attraverso le statue dei gufi (che nell'originale servivano per il salvataggio rapido) e altre particolari statue poste un po' ovunque nel gioco, così da rendere appunto meno frustrante il tutto, specie per coloro che si avvicinano alla saga tramite questo episodio o che comunque ci giocano per la prima volta. Il nuovo sistema di salvataggio potrebbe sembrare una miglioria da poco, ma gioco alla mano risulterà invece manna dal cielo!



Giudizio Finale
Manca ormai poco per mettere le mani su quello che a conti fatti è uno dei migliori remake sviluppati da Nintendo. La versione originale per Nintendo 64 resta indubbiamente eccezionale, ma questo remake migliora tutto quello che rendeva a tratti frustrante o comunque lento in alcuni frangenti questo episodio. Come se non bastasse, le varie aggiunte sono veramente manna dal cielo e rendono questo già di per se fantastico titolo ancora più avvincente, fresco e svecchiato. A tutto questo vanno menzionate sicuramente le boss battle migliorate e rese di gran lunga più intense ed avvincenti, così da risultare una sorpresa per tutti, anche chi il titolo lo ha già giocato in passato su Nintendo 64. Intriso di nuova luce, The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D sta per arrivare, riconfermandosi come capolavoro assoluto e tra i migliori episodi della saga, riproponendo una delle formule più geniali e determinanti di sempre!
Se avete un 3DS, non potete proprio lasciarvelo scappare! Questa è l'occasione buona per i fan di rispolverarlo, ma anche per far avvicinare tutti quelli che se lo son perso in passato o che l'hanno snobbato perché non capito del tutto all'epoca, arrivando dopo un capolavoro eccelso come Ocarina of Time. Seconda chance quindi d'obbligo e considerando che è tradotto completamente in italiano, è veramente già un valido motivo per tutti di comprarlo, perché riviverlo potendo capire tutto è veramente un'altra cosa (non per altro ho avuto modo di finirlo al 100% giocandolo su 3DS). Alcuni adattamenti fanno un po' sorridere, ma il lavoro di traduzione nel complesso è di buonissima fattura (e fortunatamente non hanno storpiato tutti i nomi dei personaggi). Non ci son più scuse per nessuno... Questa pietra miliare va recuperata, senza se e senza ma!




Pro:
- È Majora's Mask... migliorato in toto!
- Bomber's Notebook di gran lunga più immediato e curato rispetto alla versione originale
- Boss Battle modificate e in meglio
- Possibilità di gestire la telecamera col secondo analogico (supportando il Circle Pad Pro)



Contro:
- I pochissimi difetti dell'originale sono stati qui risolti... ergo, di contro ce n'è solo uno: finisce!



Valutazione
Grafica: 10/10
Sonoro: 9.5/10
Giocabilità: 9.5/10
Longevità: 10/10
Trama: 10/10
Voto
9.8



By Isma92

8 febbraio 2015 alle 18:20

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