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Get Even – Recensione

Da un paio d'anni a questa parte, siamo abituati a vedere grandi publisher che danno spazio a piccoli developer, con progetti e idee davvero interessanti. Unravel è l'esempio lampante, che senza una publisher come EA non avrebbe mai fatto il salto di qualità che ha ottenuto, con giusto merito.



Bandai Namco entra a far parte di questa fascia. Proprio tre anni fa, i ragazzi di Farm 51 hanno pubblicato un trailer che ha attirato l'attenzione di chiunque per la sua idea di fondo e per la sua fisionomia. Si trattava però di un video leggermente diverso dal progetto attuale: aveva creato aspettative soprattutto negli amanti degli shooter classici, nonostante già si intuissero numerose particolarità.



Siamo infatti davanti a uno sparatutto unico e dalla forte componente narrativa, dal potenziale giusto per creare una fetta di pubblico incentrato su uno stile differente dal solito spara-spara. Ma prima di ogni altra cosa, Get Even vuole che lo spettatore dubiti di ogni evento vissuto, di ogni personaggio incontrato e, soprattutto, di tutte le azioni fatte, nascondendogli quel dettaglio fondamentale che gli permetterebbe di fare chiarezza sugli accadimenti.





Esci dalla mia mente, Red



Nessun prologo o cutscene della storia, soltanto filmati confusionari. La trama del gioco appare quindi da subito complessa: voi siete un certo Black, un mercenario freddo come il ghiaccio e dalla pistola sempre pronta, che si risveglia in una sorta di manicomio dopo un tentativo di salvataggio finito male. L'obiettivo in questione era una ragazza adolescente; tramite un flashback, il nostro rivive quel momento, entrando in azione e facendo di tutto per salvare quella ragazza con una bomba legata al petto; ma il ricordo scompare proprio nel momento più importante, portando il giocatore in una stanza isolata. Perché siate lì e come ci siate arrivati è ignoto; l'unica certezza è la presenza di un misterioso visore collegato alla vostra testa, di proprietà dell'unità Pandora, mentre a guidarvi ci sarà la sospetta voce di un certo Red: un individuo, in teoria, desideroso di aiutarvi a recuperare la memoria perduta. Black, da cavia bella e buona, viene catapultato da ricordo a ricordo, confondendo anche voi. Questa confusione, andando avanti con la storia, diventa sempre più concreta.



Get Even è in realtà un'avventura piuttosto lineare. Vi sono alcune scelte morali nel gioco che cambiano in parte lo svolgersi degli eventi, per esempio la morte o la vita di alcuni personaggi, ma il filone principale resta invariato, più o meno.



Di scelte morali, come detto in precedenza, Get Even ne è pieno. Le vostre azioni andranno a influenzare il proseguimento della storia. Durante uno spezzone, il gioco vi farà controllare un altro personaggio, che entrerà nei vostri ricordi già vissuti per capire più a fondo cosa davvero sia successo. Dentro questi ricordi, se in precedenza siete stati cauti e premurosi, filerà tutto liscio come l'olio e i nemici non saranno allertati né tanto meno aggressivi; succederà completamente l'inverso se invece durante la storia sarete stati spietati e senza scrupoli.



http://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2017/06/Get-Even-immagine-PC-PS4-Xbox-One-06-600x338.jpg



Get Even quindi è uno sparatutto? La risposta è sì, ma con riserva.



Effettivamente, durante il corso della storia, sarete muniti di pistola silenziata e mitraglietta, ma questo non vuol dire che dovrete per forza sparare. Potrete aggirare i nemici, o addirittura scappare se individuati, sperando siate più veloce dei colpi nemici. Ma non aspettatevi che i nemici saranno delle belle statuine, perché vi sbagliate di grosso; non basterà un misero albero o dell'erba alta per salvare il vostro prezioso didietro, perché se avrete il nemico di fronte si allerterà in men che non si dica.



Se verrete individuati, il nemico incuriosito si avvicinerà e verrete avvisati dell'accaduto proprio con un indicatore posto al centro, nella parte alta dello schermo, dalla luce gialla. Ma come ogni FPS che si rispetti, se astuti e con una certa esperienza, potrete nascondervi, perché se vi vedrà – la luce diventerà quindi rossa – allerterà tutti gli altri nemici presenti sull'area, dunque morire diventerà davvero facile.



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21 giugno 2017 alle 15:01

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