Stefano Carlo Delfino

Vampyr é un gioco abbastanza singolare. Ha una narrativa lineare che può cambiare nei confronti dei molti personaggi che si incontrano durante lo svolgimento della storia principale e non.

Seppure sono "solamente" 6 missioni principali, il gioco potrebbe durare circa 25 ore nella prima giocata, molte di più se si sceglie la strada "pacifica" nei confronti dei cittadini di Londra, quindi, ottima rigiocabilità dopo aver finito il gioco. (nuova partita, non é consentito rivisitare la mappa dopo aver finito il gioco).

Un personaggio molto carismatico, forse il personaggio maschile più "bello" mai visto nella mia carriera da videogiocatore.
Un sistema di combattimento ben strutturato che lascia ampia scelta in base all'approccio e l'evoluzione progressiva che si sceglie.
Quest'ultimo, molto vasto ed articolato tra difensiva, offensiva, vitalità-sangue-resistenza, attacchi ed abilità speciali, scienza/medicina e relativa capacità delle armi da fuoco.

Il sonoro e la colonna sonora sono curati ed apprezzabili, adatti all'epoca e l'ambientazione.

L'unica pecca riscontrata, per me, si riferisce solamente ai lunghi caricamenti, a volte anche durante uno spostamento nella stessa area in cui si trova già.

Se siete alla ricerca di un gioco col "graficone" da tripla A, passate oltre, Vampyr é stato realizzato con budget abbastanza ridotto e di conseguenza a livello artistico non é ricchissimo presentando un sistema di luci ed ombre poco convincente, i modelli dei personaggi sono paragonabili a quelli della scorsa generazione; Ma a me non importa della grafica, il gioco l'ho scelto per il comparto narrativo e le tematiche che tratta senza pensarci troppo, conoscendo già i giochi life is strange... Nel corso di Vampyr è possibile, per altro, trovare alcuni riferimenti alla serie Life is strange.