strigo91

Un gioco più che discreto, al contrario delle varie affermazioni che potete sentire in merito. Andiamo per gradi. Il suo punto forte è certamente la narrazione (Martin ha aiutato gli sviluppatori nella stesura del copione di gioco), sempre bella da seguire e con diramazioni che, pur non seguendo la profondità di un Dragon Age:Origins, spezzano la monotonia e donano freschezza al background dell'universo martiniano. I due pg giocabili (Mors e Alister) sono ben caratterizzati, anche se la loro profondità psicologica rimane costantemente sotto la superficie a causa di una non sufficiente caratterizzazione dei volti (ne parlerò dopo). Gli eventi ivi raccontati, come già accennato, attirano l'attenzione del giocatore e lo conducono fino all'epilogo finale attraverso capitoli scritti discretamente bene. Il gioco del trono è ben descritto. Il gameplay, d'altra parte, mostra il fianco ad alcune lacune strutturali non da poco, come: alberi di skills ridotti all'osso, combattimenti a volte ripetitivi, scarsa dimestichezza iniziale con le varie abilità, impatti poco precisi e lenti. Il tutto, poi, è condito da un comparto tecnico di second'ordine (grafica che sembra di 5 anni fa), appesantito da compenetrazioni poligonali e da bug sempre presenti che inficiano non poco la gestione dei combattimenti e l'esplorazione.Le armature non sono affatto fatte male, ma i luoghi che saremo chiamati ad esplorare si presentano spoglie privi di mordente, con textures sfocate e non definite. La longevità, però, aumenta il voto finale; bene o male arriverete ai titoli di coda dopo 15/20 ore di sano "gioco del trono". Per concludere: A Game of Thrones mi è piaciuto, ma solo per la main quest.