Batman: Arkham Knight su PS4 è un'impresa tecnica - articolo
Il lancio di Batman: Arkham Knight è stato piagato dal disastro della versione PC, ma bisogna essere chiari: il gioco di Rocksteady è, su console, un ottimo finale della saga da non sottovalutare. Il solido frame-rate e la stabilità sono supportati da un approccio più ambizioso al gameplay open world introdotto nel 2011 da Arkham City.
Su tutti i cambiamenti apportati troneggiano le dimensioni di Gotham City, che secondo una stima sono cinque volte superiori a quelle di Arkham City, e quindi necesistanti di un rendering più capace mai visto sulle piattaforme più vecchie. PS4 si dimostra all'altezza della situazione, con solo un leggero pop-in delle texture quando ci si lancia da un palazzo all'altro con il rampino o si sfreccia per le strade a bordo della Batmobile. Le distanze di visualizzazione sono convincentemente ampie ed è possibile anche vedere i lampioni più lontani della città, che trasmette una vera sensazione di coerenza.
Forse i confronti con l'edizione PS3 del gioco precedente sono ingiusti. La complessità generale dello scenario è un grosso passo in avanti anche rispetto alla versione PC di Arkham City. Gotham City si snoda in maniera più organica, dai luminosi ingressi a pagoda del distretto di Chinatown ai neon del centro, fino alle spire dei grattacieli. Ogni palazzo ha il suo aspetto caratteristico grazie a un numero di poligoni superiore, e la rigida disposizione di Arkham City lascia spazio a una massa urbana più caotica. L'aspetto più cruciale su PS4 è che non ci sono schermate di caricamento: l'esperienza è unica dall'inizio alla fine.
